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    Intermania, Dimarco da blindare: la vittoria di Inzaghi su Conte con un difetto

    Intermania, Dimarco da blindare: la vittoria di Inzaghi su Conte con un difetto

    • Cristian Giudici
    Cinque per mille. Federico Dimarco ha sbloccato Inter-Frosinone con un magico sinistro da 56,7 metri di distanza dalla porta difesa dal tifoso nerazzurro Turati. Con un "Expected Goals" di 0,005 ovvero lo 0,5% di possibilità di segnare: cinque su mille ce la fanno. Una probabilità comunque più alta rispetto a quella dei bambini che giocano a calcio di arrivare in Serie A: uno su cinquemila circa. 
    Dimarco ce l'ha fatta e l'ha ricordato sui social anche dopo l'euro-gol segnato domenica sera a San Siro: "Questo tiro parte da Porta Romana, passa per Interello, Ascoli, Empoli, Sion, Parma, Verona e arriva nello stadio dei miei sogni". Ripercorrendo tutte le tappe della sua carriera, arrivata ora al suo punto più alto. 

    Eppure Antonio Conte non lo vedeva.
    Nella sua prima stagione sulla panchina nerazzurra lo fece entrare solo tre volte dalla panchina per un totale di 24 minuti giocati in tre presenze in campionato contro Torino, Genoa e Cagliari. Per poi (facendo spazio all'arrivo del 35enne Ashley Young dall'Inghilterra) cederlo in prestito al Verona, dove Dimarco è maturato anche grazie al lavoro di Juric. E da dove è tornato un anno e mezzo dopo con Simone Inzaghi, che lo ha aiutato a riprendersi l'Inter e a prendersi la Nazionale, diventando uno dei migliori interpreti nel suo ruolo. 

    Dimarco ha un piede sinistro fatato, che risulta spesso decisivo per gol (prima di quello segnato al Frosinone quest'anno ne era già arrivato un altro spettacolare a Empoli) e assist: già 4 in questo campionato contro Cagliari, Fiorentina, Roma e Milan. E pensare che la sua esultanza è ispirata a un tifoso rossonero: il "nongiovane" Francesco Mandelli, superato da tutti in fila alla cassa del supermercato in una scena de "I soliti idioti" con Fabrizio Biggio). In quest'anno solare 2023 è andato in rete anche nel derby di Supercoppa (festeggiando sotto la curva col microfono in mano) e nella semifinale di ritorno in Coppa Italia vinta a San Siro contro la Juve, prossima avversaria dell'Inter alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali. Quando Allegri cercherà di metterlo in difficoltà facendo leva sulla forza fisica e sulla capacità aerobica di McKennie, visto che la tenuta atletica nell'arco dei novanta minuti è il tallone d'Achille di Federico. 

    Venerdì scorso ha compiuto 26 anni, il presidente Steven Zhang gli ha fatto gli auguri e sempre via messaggio si è complimentato con lui dopo l'euro-gol. Il vero regalo deve ancora arrivare, ma è soltanto una questione di tempo. Infatti Dimarco è pronto a firmare il prolungamento del contratto con l'Inter, attualmente in scadenza a giugno 2026, fino al 2028. Con tanto di (meritatissimo) aumento di stipendio, passando dagli attuali 1,6 a 4 milioni di euro netti all'anno. Con la benedizione di Roc Nation: Federico è entrato nella scuderia del rapper Jay Z grazie a Lukaku, che nel frattempo ha lasciato sia l'agenzia statunitense, sia l'Inter. Deludendo un po' tutti, compreso Dimarco, che lo aveva invitato alle sue nozze, dove invece Romelu non si è visto. Poco male, l'importante è che alle porte ci sia un altro matrimonio: quello, magari a vita, con l'Inter. 

     

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