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Intermania: Conte provoca come Allegri, Inzaghi risponde col solito stile

Cristian Giudici
15 ore fa
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Antonio Conte chiama, Simone Inzaghi risponde. Dopo il successo in rimonta del Napoli contro la Juventus arriva il poker dell'Inter a Lecce, terra natia dell'allenatore primo in classifica con 3 punti di vantaggio sui nerazzurri. Che però hanno giocato una partita in meno, aspettando di recuperare a febbraio la trasferta di Firenze, si godono il miglior attacco della Serie A con 55 gol segnati in 21 giornate.

Le ultime due squadre scudettate stanno dando vita a un entusiasmante testa a testa, probabilmente destinato a durare per il resto del campionato. Comunque vada a finire, entrambi i contendenti meritano soltanto applausi. Dai calciatori ai dirigenti passando per gli allenatori, che con metodi diversi puntano allo stesso obiettivo: il tricolore.

Conte punzecchia Inzaghi, sempre obbligato a vincere e già allenato l'anno scorso da Allegri (da guardie e ladri a Sinner-Djokovic) a dover fare i conti con certe provocazioni verbali. Alle quali il tecnico campione d'Italia risponde con garbo ("Tanto di cappello a Napoli e Atalanta, ma anche noi siamo tra i belli e pettinati"), ma preferisce far parlare il campo.

Simone Inzaghi è diventato l'allenatore a raggiungere le 200 vittorie in Serie A con meno panchine: 332. Mettendo in fila illustrissimi colleghi del calibro di Massimiliano Allegri (338), Carlo Ancelotti (345), Fabio Capello (380), Giovanni Trapattoni (381), Luciano Spalletti (411), Marcello Lippi (412) ed Helenio Herrera (417). Scusate se è poco.

L'allenatore nerazzurro schiera dall'inizio Denzel Dumfries (diffidato e a rischio squalifica per il derby col Milan di domenica prossima), che lo ripaga segnando lo 0-3 su assist col tacco di Lautaro Martinez, autore del raddoppio dopo il vantaggio firmato da Frattesi su assist di Thuram. Il capitano argentino (sempre a bersaglio nelle ultime 6 gare, fatta eccezione per la trasferta di Venezia, dove è risultato comunque decisivo con un grande stop e tiro prima del tap-in vincente di Darmian) diventa il secondo miglior marcatore straniero nella storia dell'Inter in Serie A con 112 gol dietro a Stefano Nyers (133) e davanti a Mauro Icardi (111). Scusate se è poco (bis).

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