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    Intermania: Conte ha già fregato Inzaghi, con o senza scudetto. Ma c'è un antidoto

    Intermania: Conte ha già fregato Inzaghi, con o senza scudetto. Ma c'è un antidoto

    • Cristian Giudici
    Testa a testa per lo scudetto. Al 3-2 del Napoli sul campo dell'Atalanta firmato da Romelu Lukaku risponde l'ex compagno di squadra Lautarto Martinez, che trascina l'Inter contro l'Empoli. Da buon capitano, l'attaccante argentino si carica la squadra sulle spalle e, segnando un gol da cineteca, sblocca una partita che rischiava di complicarsi più del previsto. 

    A San Siro si respira un'aria meno leggera del solito, forse per effetto del colpaccio del Napoli la sera prima a Bergamo. Il vantaggio e l'ingresso in campo di Thuram stemperano la tensione, ridando sicurezza a tutto l'ambiente. Per difendere il tricolore serve un giusto mix tra i caretteri delle due punte di diamante nerazzurre: la cattiveria agonistica di Lautaro e la beata spensieratezza di Thuram. 

    Vedere per credere cosa succede dopo il gol: Lautaro esulta di rabbia sotto la curva e Thuram gli fa il verso, imitandolo davanti agli altri compagni della panchina che si stavano scaldando con lui a bordocampo. Poco dopo Lautaro chiede da bere, Thuram stappa una bottiglietta e gli tira addosso l'acqua ridendo. Più tardi nella notte lo stesso attaccante francese riposta su X il video di una rete segnata dal rapper SDM in una partita di beneficenza giocata ieri a Parigi, che ricorda il suo gol nel derby vinto 5-1 contro il Milan nella scorsa stagione in Serie A. 
     
    Curiosità: ieri sera l'Inter ha ospitato a San Siro un gruppo K-pop (Ateez), che oggi si esibisce in concerto al Forum di Assago cantando anche il pezzo diffuso prima della gara vinta con l'Empoli (Ice On My Teeth). Tradotto: ghiaccio sui denti. Ecco, i nerazzurri mostrano i denti: quelli grintosi di Lautaro e quelli felici di Thuram. Tornati insieme al gol per la prima volta dopo il 5-0 a Frosinone del 10 maggio dell'anno scorso. Il francese sale a 13 reti in questo campionato, l'argentino a quota 8: 21 gol in due, nessuna coppia segna quanto loro in Italia. 

    La Thu-La che guida il miglior attacco della Serie A con 51 gol in 20 giornate è l'antidoto in grado di spezzare l'incantesimo di Antonio Conte. A furia di ripetere la stessa formula magica da inizio stagione, l'allenatore del Napoli è già riuscito a incantare l'opinione pubblica. Ormai convinta (a torto) che, se si confermasse campione d'Italia, Simone Inzaghi farebbe semplicemente il proprio dovere perché allena la squadra più forte (anzi, "due squadre e tre quarti"), altrimenti sarebbe un fallimento. Al contrario Conte ne uscirebbe comunque vincitore, a prescindere da come andrà a finire questo campionato. 

    "Dare fastidio è già qualcosa di più - ha dichiarato Conte sabato sera a Bergamo -, stiamo andando avanti nonostante le difficoltà di infortuni e di mercato che ammazzerebbero un toro". E allora cosa dovrebbe dire Simone Inzaghi? In questo senso già fregato da Antonio Conte. Il quale si dimostra un po' smemorato: mette a confronto le rose dimenticando che l'Inter è in corsa anche nelle coppe nazionali, europee e mondiali; alza la voce dopo presunti torti arbitrali ma sta zitto quando gli errori sono a suo favore; elenca i campioni d'Italia col Napoli partiti (Kim, Zielinski, Osimhen, addirittura Mario Rui e ora Kvaratskhelia) ma non quelli arrivati. Buongiorno, McTominay, Lukaku e Neres per un totale di oltre 120 milioni di euro. Dopo aver citato Totò ("Cca' nisciuno è fesso"), ora Conte incarna benissimo un altro modo di dire napoletano: "Chiagne e fotte". 

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    Lostampatore1
    Lostampatore1

    una cosa ai retrocessi e giornalisti al seguito, perché nessuno ha scritto che c'era un rigore sa...

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