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    Intermania, Conte e le 2 squadre e 3/4: allora perché è andato via? Inzaghi condannato nonostante il mercato a +113 milioni

    Intermania, Conte e le 2 squadre e 3/4: allora perché è andato via? Inzaghi condannato nonostante il mercato a +113 milioni

    • Cristian Giudici
    C'era una volta il più bel campionato del mondo in Italia. Dove scendevano in campo i calciatori più forti e più pagati. Allora giocavano anche Antonio Conte e Simone Inzaghi: il primo ha avuto come compagni di squadra Baggio, Del Piero e Zidane; il secondo ha condiviso lo spogliatoio con Nesta, Veron e Mancini; entrambi hanno giocato con Nedved. Tra gli Anni Novanta e Duemila era un onore venire considerata la squadra "favorita" per lo Scudetto, invece ora nessuno vuole esserlo. Vedere per credere lo "scaricabarile" tra Marotta e Conte. 

    L'allenatore del Napoli ha risposto così al presidente dell'Inter: "Marotta dice che siamo favoriti per la vittoria dello Scudetto? Il direttore può dire quello che vuole. Conoscendolo non penso che a fine anno, se non dovesse vincere l'Inter, lui sarebbe contento e considererebbe la stagione buona. Ognuno poi deve recitare la sua parte, dall'interno qualcuno può spingerlo a dirlo. Stiamo parlando di una squadra che ha due squadre e tre quarti". 

    A questo punto, la domanda sorge spontanea: se Conte considera l'Inter così superiore, perché ha deciso di andarsene dopo aver vinto lo Scudetto nel 2021? Le possibili risposte sono due: o sta esagerando adesso, oppure ha commesso un grave errore di valutazione tre anni fa, di cui forse si è pentito amaramente. Tra l'altro, dopo il suo addio, l'Inter vanta un saldo in attivo per 113,39 milioni di euro sul mercato tra acquisti e cessioni negli ultimi 4 anni (fonte dati: Transfermarkt) da quando è arrivato Inzaghi. 

    Di certo ci sono altre tre cose: l'attuale rosa nerazzurra è più attrezzata di quella del Napoli, com'è normale che sia perché deve giocare anche la Champions League e il Mondiale per club, a differenza del club del presidente Aurelio De Laurentiis; in mezzo a questa querelle c'è Simone Inzaghi, praticamente "condannato" a rivincere, infatti agli occhi della critica un secondo posto dell'Inter verrebbe considerato come una sconfitta, al contrario di un piazzamento d'onore per Napoli, Atalanta, Juve, Milan, Lazio o Fiorentina; lo stesso Inzaghi è impermeabile a discussioni del genere, a cui preferisce non rispondere a parole, ma con i fatti, come già fatto l'anno scorso con Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus. 

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    Mamma mia che articoli intermania. Piangete sempre. Conte ha detto solo la verità. L’Inter è l’un...

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