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Intermania: carota per Arnautovic e Correa, bastone per Chiesa. Ecco chi avrà ragione
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GUD - Vederlo trasferirsi in viola a queste condizioni favorevoli aumenterebbe il rimpianto per l'Inter. Infatti, senza pensare al conseguente possibile passaggio di Nico Gonzalez alla Juventus, l'islandese era (o è ancora) il desiderio di Simone Inzaghi per completare il proprio reparto offensivo, che per il momento ha visto l'arrivo dell'iraniano Mehdi Taremi a parametro zero dal Porto e la partenza del cileno Alexis Sanchez, ora libero sul mercato degli svincolati e pronto a tornare all'Udinese.
ARNA & IL TUCU - Il mercato in entrata dell'Inter è bloccato da Marko Arnautovic e Joaquin Correa. Quest'ultimo, rientrato dal prestito al Marsiglia, è stato proposto a Lazio e Genoa. I dirigenti nerazzurri hanno fatto capire all'austriaco e all'argentino che non rientrano più nel progetto del club, ma entrambi non muoiono dalla voglia di lasciare Milano. Anche perché non piovono offerte per loro, visti i pesanti ingaggi da 3,5 milioni di euro netti all'anno per ciascuno.
IL CASO CHIESA - Finora l'Inter con Arnautovic e Correa ha usato la "carota", facendoli allenare con la prima squadra e giocare le amichevoli pre-campionato. Al contrario del "bastone" utilizzato dalla Juventus con Federico Chiesa, in scadenza di contratto a giugno 2025 e messo sul mercato. Per sapere chi avrà ragione, bisognerà aspettare la chiusura del mercato estivo fissata al prossimo 30 agosto: chi sarà riuscito a vendere i propri attaccanti potrà dire di aver centrato l'obiettivo, non importa come. Perché nel calciomercato, per dirla alla Machiavelli, il fine giustifica i mezzi.
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