Getty Images
Inter, Thuram: 'Il 2021, l'infortunio e la trattativa sfumata. Senza calcio avrei fatto l'attore'
INIZI - "Ho cominciato a giocare a calcio a due-tre anni, appena ho iniziato a camminare. Giocavo a casa, poi in un club dove ho iniziato a 8-9 anni. Ho iniziato tardi, prima ho fatto nuoto e basket ma non facevano per me, volevo il calcio".
PADRE - "Il cognome che porto non è mai stato un problema per me, è una cosa normale. Sono nato e cresciuto così e non è mai stato un problema. Cosa avrei fatto se non il calciatore? L'attore, l'ho fatto un po' a scuola e devo dire che mi piaceva. Una volta avevo dimenticato i miei scarpini quindi ho preso i suoi anche se non erano proprio dello stesso numero. Infatti non è andata molto bene".
CARATTERISTICHE - "Ho iniziato da esterno, poi gli allenatori e mio padre mi hanno detto che era meglio giocare da punta e devo dire che ha funzionato. Ho cominciato al Sochaux che è la squadra che mi ha formato come calciatore. Pregi e difetti? Sono sempre in ritardo. Un pregio è che rido molto e mi piace farlo con i miei amici, anche di altri giocatori a volte. Come giocatore sono veloce, fisico, e potente. Ho dimenticato anche tecnico…".
IDOLO - "Ronaldo! L'ho anche incontrato in alcuni eventi con mio padre. Quando ero piccolo avevo una copertina che portavo dappertutto, mia madre non voleva che la portassi a scuola. Mi disse che dovevamo darla a Ronaldo e io allora l'ho lasciata".
CRISI - "Il mio momento peggiore è stato quando mi sono infortunato, dovevo venire all'Inter nel 2021. È stata dura, ma per fortuna mio padre e mio fratello erano qua per aiutarmi. Ho cercato la forza dentro me stesso e nell'amore per il calcio, bisogna diventare sempre più forti per la squadra"."