Inter, Stramaccioni ha il diritto di sbagliare: Moratti fa bene a difenderlo
La sconfitta patita contro la Roma è stata la prima battuta d'arresto di Andrea Stramaccioni 36 anni, 11 partite di serie A alla guida dell'Inter che ha guidato alla qualificazione alla fase a gironi di Europa League.
Le disquisizioni tecnico-tattiche sulla lezione di calcio impartita dal Maestro Zeman all'Allievo Stramaccioni hanno dato la stura a una serie di critiche tanto ingenerose quanto immeritate nei confronti dell'allenatore scelto da Morati per apire un nuovo ciclo.
Come tutti i suoi colleghi, siano essi più o meno famosi, più o meno giovani, più o meno abili, Stramaccioni ha il diritto di sbagliare, senza per questo finire già sulla graticola.
Si cresce e si matura esperienza anche commettendo qualche errore, o no?
Quando una squadra viene largamente rinnovata, com'è successo ai nerazzurri, è evidente che le occorra del tempo perchè i meccanismi di gioco funzionino e non si può pretendere che, di primo acchito, tutto vada bene.
La sosta consente a Stramaccioni di registrare la difesa, che ha subito troppi gol a San Siro (7 nelle prime 3 uscite ufficiali, fra Europa League e campionato). Alla ripresa del torneo rientrerà Handanovic che, con tutta la considerazione e il rispetto per Castellazzi, garantirà al reparto arretrato la sicurezza di cui ha bisogno. Il recupero di Ranocchia ai massimi livelli continua ed è di fondamentale importanza, così come il cammino d Cassano verso la migliore condizione e un'autonomia di 90 minuti. Il ruolo di vice Milito, almeno sino al mercato di gennaio, alla bisogna può essere ricoperto da Palacio.
Moratti ha compreso il significato della sconfitta con la Roma ed è subito intervenuto in difesa di Stramaccioni per ribadirgli quanto creda in lui. Il presidente ha fatto la cosa giusta al momento giusto. Stramaccioni merita fiducia.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com