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Inter solida, tre punti e tre indicazioni: Thuram e Arnautovic non giocano nello stesso ruolo
PRIMO TIRO - Rispetto al Napoli, l’Inter ha il merito di segnare subito senza essere costretta a rimontare. La firma sul primo gol in campionato è del nuovo capitano Lautaro, bravissimo a deviare al volo di destro un preciso cross di Dumfries, ma il merito di questa azione è di Barella che libera l’olandese con un tocco di esterno destro, un’autentica finezza da grande giocatore. Sono passati meno di 8’ e meglio di così la squadra di Inzaghi non potrebbe ripartire, visto che trova il gol con il primo tiro in porta. Il raddoppio, però, tarda ad arrivare e questa è l’unica colpa dei nerazzurri che all’inizio non hanno neppure l’alibi di presentare tanti volti nuovi. L’ultimo arrivato e fresco ex del Monza, Carlos Augusto, Cuadrado, Arnautivic, ma soprattutto Frattesi, partono infatti dalla panchina perché Inzaghi preferisce puntare sull’affiatamento della vecchia Inter, con la forzata eccezione degli inserimenti di Sommer e Thuram, al posto di Onana e Lukaku.
MONZA SPUNTATO - Il Monza, che il 16 aprile scorso aveva vinto (1-0) la sua prima partita a San Siro in serie A contro l’Inter, stavolta cerca almeno di pareggiare grazie al grande lavoro in mezzo al campo del capitano Pessina e dell’ex Gagliardini. L’idea è quella di affidare ai due teorici trequartisti Colpani e Caprari il compito di smarcare la punta centrale Maric, inizialmente preferito a Mota Carvalho, ma al momento del dunque manca lo spunto decisivo e così Sommer tocca più palloni con i piedi per rilanciare i palloni dai suoi compagni che con le mani per deviare le conclusioni degli avversari.
TRE NUOVI - Incapace di concretizzare la propria superiorità tecnica nel primo tempo, l’Inter rischia per la prima volta all’inizio della ripresa quando una conclusione a botta sicura di Kyriakopoulos viene ribattuta provvidenzialmente da Calhanoglu. E così cresce il rimpianto per le occasioni sciupate in precedenza dai nerazzurri, ricordando le conclusioni di Barella e Dimarco fuori di poco. Comprensibile, quindi, la correzione in corsa di Inzaghi che cambia i due esterni e il compagno di reparto di Lautaro. Via libera, così, a tre nuovi in un colpo solo con Cuadrado e Carlos Augusto al posto di Dumfries e Dimarco e soprattutto con Arnautovic che rileva Thuram.
COME OSIMHEN - Passano meno di 10’ ed ecco il primo spunto di Arnautovic che si allarga sulla sinistra e crossa al centro per Lautaro, bravo a infilare in scivolata il pallone del 2-0, firmando la doppietta che ha il sapore di una risposta a Osimhen. E a quel punto Lautaro può lasciare la fascia di capitano a Barella e il posto a Frattesi che va a rinforzare il centrocampo, con Arnautovic unica punta. Il Monza sembra ormai rassegnato e allora Inzaghi può completare le sostituzioni presentando un altro volto nuovo: quello del difensore Bisseck che rileva Darmian. Semplici dettagli di una partita quasi a senso unico, il modo migliore per ripartire alla caccia della seconda stella.