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  • Inter, quali scenari per Lautaro? Cristante, Gattuso, Inzaghi: come sono finiti i precedenti per blasfemia

    Inter, quali scenari per Lautaro? Cristante, Gattuso, Inzaghi: come sono finiti i precedenti per blasfemia

    • Gabriele Stragapede
    Lautaro Martinez può evitare la squalifica. É notizia delle ultime ore che la Procura della FIGC ha acquisito l’audio della presunta bestemmia pronunciato dal capitano nerazzurro, a seguito della sconfitta contro la Juventus di Thiago Motta dello scorso 16 febbraio. Il numero 10 argentino (che dovrà decidere insieme all’Inter la strada da percorrere) ha una settimana di tempo per decidere se andare a giudizio o patteggiare per dimezzare la possibile sanzione. In tal caso, Lautaro eviterebbe la giornata di squalifica, patteggiando una multa. In attesa di scoprire quale sarà l’esito di questa vicenda, andiamo a capire come sono andati i casi precedenti in Serie A.

    L’INTRODUZIONE DELLA PROVA TV - Dal 2010, nel massimo campionato italiano, è stata introdotta la squalifica per bestemmia anche attraverso l’utilizzo della prova tv, ricordando la dicitura dell’articolo 37 del Codice di Giustizia Sportiva che recita: “Art. 37 Utilizzo di espressione blasfema: 1. In caso di utilizzo di espressione blasfema, in occasione o durante la gara, è inflitta: a) ai calciatori e ai tecnici, la sanzione minima della squalifica di una giornata; b) agli altri soggetti ammessi, ai sensi della normativa federale, nel recinto di gioco, la sanzione della inibizione. Dunque, partendo da questa data, quali sono stati gli episodi più discussi? E come sono andati a terminare?



    I CASI CRISTANTE - Sono vari i casi che possono essere portati all’attenzione, ma ci si può concentrare su alcuni. Partiamo da due precedenti, che si sono conclusi in maniera diametralmente opposta, che riguardano il medesimo giocatore: Bryan Cristante. Nel dicembre 2020, il centrocampista della Roma fu squalificato per una giornata dopo che, durante la trasferta di Bologna, bestemmiò in seguito a un autogol. L’espressione venne intercettata dai microfoni presenti a bordo campo, compreso l’audio incriminato. La Procura Federale richiese la squalifica, confermata dalla prova tv. In tal caso, la bestemmia era inequivocabile e l’audio supportava le immagini presenti senza alcun ragionevole dubbio. Diverso esito nella seconda occasione: con la Juventus, l’ex Milan non fu squalificato in quanto mancava l’audio della presunta espressione blasfema.

    ALTRI DUE EPISODI - Tra il 2020 e il 2023, ci furono altri due casi eclatanti che hanno riguardato giocatori. Alla Lazio, Manuel Lazzari – durante una sfida contro l’Inter a San Siro – venne inquadrato esattamente nel momento della pronuncia dell’espressione blasfema. La bestemmia gli costò una giornata di squalifica da parte del Giudice Sportivo. Stesso discorso per Stefano Turati che, nell’agosto 2023 durante Frosinone-Napoli, venne squalificato per aver pronunciato una bestemmia. La prova tv non perdonò Turati per l’espressione blasfema al 15° della prima frazione.

    GATTUSO E… - Capitolo allenatori: anche i tecnici sono stati inclini a squalifiche e multe. I tre casi principali riguardano Gennaro Gattuso e Simone Inzaghi. Il precedente dell’ex Milan – allora allenatore del Napoli (era il 2020) – riguarda un’espressione blasfema da lui pronunciata che terminò, tuttavia, senza una squalifica. Infatti, Gattuso patteggiò una multa da 3mila euro e non venne fermato dal Giudice Sportivo (un episodio simile a ciò che può accadere a Lautaro Martinez). Questo fu il dispositivo: "A seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), l’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso è stato sanzionato con un’ammenda di euro 3mila. Il tecnico partenopeo aveva violato l’art. 4, comma 1, e l’art. 37 del Codice di Giustizia Sportiva, per avere, nel corso della gara Crotone-Napoli del 6 dicembre 2020, pronunciato espressioni blasfeme".

    ...INZAGHI - Infine, l’attuale tecnico dell’Inter Simone Inzaghi, all’epoca della sua avventura sulla panchina biancoceleste, fu protagonista di due episodi nella medesima stagione: durante Lazio-Sassuolo del 24 gennaio 2021, Inzaghi pronunciò un’espressione blasfema che portò a una semplice ammenda da parte della Procura Federale. Quale fu la differenza con il caso Cristante? La Procura Federale aveva fatto una segnalazione al giudice sportivo entro le 24 ore successive alla gara e sulla base di immagini "di piena garanzia tecnica e documentale" che dunque non hanno necessitato di alcuna indagine per Cristante. Per Inzaghi, invece, la Procura aveva dovuto aprire un apposito fascicolo dopo le 24 ore e assumere tutte le informazioni necessarie non avendo a disposizione questo tipo di prove. Così, il tecnico ha potuto richiedere il patteggiamento. Qualche mese dopo, il 26 aprile 2021, fu comminata a Inzaghi un'ulteriore multa da 4mila euro dalla Procura Federale per espressioni blasfeme pronunciate durante Lazio-Milan.

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    Commenti

    (81)

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    Palmaior
    Palmaior

    Blasfemia.. Ci rendiamo conto.. Roba da califfato islamico.

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