2016 Marco Luzzani - Inter
Inter, Kondogbia: 'Non paragonatemi a Pogba'
"Mi sento spesso con Pogba, ma non parliamo di calcio. Ognuno ha il suo cammino da seguire che lo porterà al suo livello nel tempo necessario, non si possono fare paragoni tra me e Paul… Quando scendo in campo non pensavo certo a quanto sono stato pagato, il prezzo del mio cartellino non è mai stato un problema per me. Sono cresciuto giocando in un centrocampo a 2 davanti alla difesa sull’interno sinistro, ma posso anche giocare in una mediana a 3, sempre sulla sinistra. Mi vedo bene nel 4-2-3-1, ma il calcio moderno prevede diversi sistemi di gioco, bisogna sapersi adattare. Non credevo di trovarmi così bene e di inserirmi così in fretta, in poco tempo Milano è diventata una piccola Parigi per me e nel tempo libero cerco di viverla insieme con mio figlio Noam".
"Bisogna essere realisti sugli obiettivi da raggiungere e raggiungibili. Migliorare il quarto posto significa entrare in Champions, che è ciò che vogliamo e che la società chiede. Giustamente, secondo me, per un club come l’Inter. Poi si vedrà durante la stagione, come si svilupperà il campionato. L'anno scorso dopo un ottimo inizio abbiamo incontrato alcune difficoltà che hanno messo in evidenza i nostri limiti e le nostre lacune. E il fatto di segnare poco ha acuito le difficoltà in quei quaranta giorni dopo la pausa natalizia. La squadra si completa con il carattere, mettendone in campo durante gli allenamenti e durante le partite. E questa è una nostra responsabilità, dobbiamo essere noi a mettercene perché di qualità calcistica questa squadra è piena".
"Spero proprio di rivedere mio fratello qui, non troppo lontano da Milano così potremo passare insieme ancora molto tempo. Siamo molto uniti, abbiamo molte passioni in comune (come l’Nba, ndr) e per questo motivo lo aspetto. Ho davvero tanta voglia di conoscere Banega e di giocare insieme a lui, ho visto diverse sue partite ed è un grande calciatore. Ranieri al Monaco mi diceva continuamente di essere più cattivo agonisticamente, di essere più aggressivo quando andavo a caccia di palloni e di avere più grinta nel buttarmi nello spazio. Mancini mi ripete più o meno la stessa cosa (ride, ndr). Insiste sui movimenti da fare quando siamo in possesso palla e quando non lo siamo. Insomma, il mister mi chiede di fare di più dovunque. Lo so che mi ha voluto, infatti voglio lavorare sempre di più per migliorare il mio rendimento. Non posso e non voglio accontentarmi di quello fatto finora, so che posso migliorare ancora di più. È sempre difficile fare promesse ai tifosi perché la stagione è lunga, ci sono tre competizioni e le variabili sono molteplici. Però posso dire che daremo di tutto per fare meglio dello scorso anno e prometto di realizzare più di un gol, visto che l’anno scorso ho segnato solo al Torino".