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Inter, reazione d'orgoglio dello scaricato Correa: questa sì che è una sorpresa
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Ma dalla posizione di totale assenza di aspettative è più semplice incontrare un frammento di gioia, provate quindi a immaginare un tifoso nerazzurro di fronte a una prestazione da 7,5/8 in pagella da parte di Joaquin Correa dalla provincia di Tucumán, roba da non credere ai propri occhi. Roba da: "È lui o non è lui? Certo che è lui". Anche perché sapete dove Correa aveva segnato gli unici due gol in trasferta con la maglia dell'Inter? Esatto, al Bentegodi di Verona nel giorno del suo esordio con la maglia dell'Inter. Di mezzo una serie infinita di delusioni e bocconi amari che avevano finito per togliergli anche quella minima ma indispensabile dose di sicurezza nei suoi mezzi.
Sarebbe prematuro e ingiusto celebrare resurrezioni, però il gol e l'assist di Correa a Verona rappresentano uno spiraglio, uno spioncino volto verso un orizzonte di ottimismo. L'Inter di inizio stagione, che comunque ben si è comportata sia in campionato che in Champions, era apparse uguale ma diversa a quella dello scorso anno. Con gli stessi uomini tra i titolari ma priva della medesima fame di vittoria. E allora l'ottima prestazione di Correa è un regalino da scartare con il sorriso sulle labbra, la buona notizia che piove dal cielo e che impattando sull'umore può aprire a nuovi scenari. Perché poi diciamocela tutta, se Correa ritrova se stesso, siamo tutti sicuri che sia tanto inferiore a Taremi e Arnautovic?
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Correa è devastante, io sono uno dei suoi principali detrattori ma oggi mi ha stupito e si è sblo...