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Inter, Dimarco punta più di Lautaro? La costruzione di Inzaghi e il motivo per cui il vice-Bastoni era la priorità
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L'ESPERIMENTO DI INZAGHI - Uno degli allenatori che in questo inizio di stagione ci sta provando maggiormente è Simone Inzaghi che, rispetto a un anno fa, ha introdotto per la sua Inter una novità importantissima con Dimarco protagonista e che spiega ancor più l'ultima scelta di Palacios come ultimo colpo in entrata.
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DIMARCO PUNTA - Chi ha avuto modo di guardare attentamente la sfida vinta per 4-0 a San Siro contro l'Atalanta avrà notato come l'esterno italiano, spesso e volentieri, si sia ritrovato in posizioni di campo non sue risultando spesso e volentieri il più avanzato o quasi degli 11 interisti accanto a Marcus Thuram come si può notare ad esempio in questo sviluppo condiviso da Fabrizio Biasin. E sì, se in passato abbiamo visto spesso i braccetti ritrovarsi nel giropalla a centrocampo e i centrocampisti accanto a Sommer in costruzione, quella di Dimarco è in realtà una novità
- Sommer fa partire l’azione.
- Dimarco è la prima punta.
Questa cosa ieri è capitata spesso.
E spesso è capitato di vedere i 3 centrocampisti sulla linea dei difensori e viceversa.
Il calcio di #Inzaghi è una cosa bella. pic.twitter.com/u2CVaVGVqt— Fabrizio Biasin (@FBiasin) 31 agosto 2024
GOL DA TERZO A QUINTO - In un 3-5-2 classico, lo schema che più porta al gol i giocatori che non siano gli attaccanti è quello da quinto a quinto con un laterale che crossa e l'esterno dal lato opposto che tagliando in area conclude l'azione. Il lavoro di Simone Inzaghi già da qualche tempo si è ampliato verso la ricerca costante di un gol da terzo a quinto. Stuzzicato da Parolo nel posto Bologna-Inter di un anno fa sulla possibilità di vedere un gol da braccetto a braccetto Inzaghi rispose così: "Da terzo a terzo è un po' dura ma da terzo a quinto si può fare. Palla di Bisseck (titolare in quella gara ndr.) e gol di Dimarco si può fare".
DIMARCO DENTRO AL CAMPO - Proprio Federico Dimarco insieme ad Alessandro Bastoni sono le chiavi di questo cambiamento tattico. Guardando ad esempio il 4-0 rifilato all'Atalanta nel febbraio 2024 e quello dello scorso venerdì, la heat map del terzino classe 1997 spiega appieno la novità di questa stagione. Dimarco invade molto di più il campo, alleggerendo la corsia esterna ritrovandosi per l'appunto molto più spesso centrale accanto alla punta sul lato opposto che è sempre Marcus Thuram.
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LAUTARO E BASTONI LE CHIAVI - Perché questo è possibile e cosa ricerca Inzaghi? Dimarco si inserisce e va ad occupare le posizioni lasciate libere dai compagni e in particolare da Mkhitaryan prima e da Lautaro poi. Di fianco a Sommer si aprono a sinistra Acerbi e a destra il braccetto destro (Pavard con l'Atalanta) con Bastoni che si allarga a sinistra. Il centrocampista armeno e l'attaccante argentino scendono dando linee di passaggio verticali in uscita e, con Dimarco che va ad occupare il posto di Lautaro si apre la corsia mancina per l'inserimento profondo di Bastoni il cui piede permette a Inzaghi di rendere sempre più concreta l'opzione di un'occasione gol da terzo a quinto dalla parte opposta.
IL VICE BASTONI - Dimarco, Lautaro, ma soprattutto Alessandro Bastoni. La chiave di questo "schema" è inevitabilmente la qualità che il difensore italiano classe 1999 ha nel suo mancino. Anche e soprattutto per questo nel momento dell'infortunio di Buchanan l'Inter ha scelto di dirottare i propri sforzi sul mercato alla ricerca di un vice-Bastoni giovane da sgrezzare e far crescere con le stesse caratteristiche. Non un Bisseck-bis, ma un vice-Bastoni puro. Palacios è stato preso per questo e dovrà lavorare in fretta per diventarlo.