Calciomercato.com

  • Getty Images
    Inter, un salvagente per se stesso e per Lautaro: Thuram ha già disintegrato la prima insinuazione

    Inter, un salvagente per se stesso e per Lautaro: Thuram ha già disintegrato la prima insinuazione

    • Pasquale Guarro
    Tre partite giocate e quattro gol realizzati, bottino figlio delle due doppiette contro Genoa e Atalanta, prima e terza di campionato, con una breve pausa contro il Lecce. Marcus Thuram procede a ritmi infernali, una marcia impressionante se pensiamo che un anno fa erano state necessarie dieci partite di campionato per assicurarsi lo stesso numero di marcature già raggiunto quest’anno con sette partite in meno. Una partenza a razzo che serviva a tutti: all’Inter, all’ambiente e anche a se stesso, nonostante sia stato la più bella sorpresa del 2023/24. 

    LA RISPOSTA - Ma il calcio è così, un mondo privo di memoria in cui è assolutamente necessario confermarsi ogni giorno perché quello che hai fatto ieri non vale più oggi, figuriamoci domani. E di mezzo, tra la stagione scorsa e quella appena iniziata, c’è stato un Europeo tutt’altro che brillante con la maglia della Francia, che aveva fatto sorgere le prime preoccupazioni: Thuram giocherà sugli stessi livelli o quella scorsa è stata una stagione particolarmente fortunata? Ecco perché una risposta immediata era necessaria, per mettere a tacere dubbi e insinuazioni, per confermare che l’intuizione della dirigenza nerazzurra era valida e continua a esserlo. Ma anche per consentire a Lautaro Martinez di prendersi il suo tempo senza troppe pressioni. Il capitano nerazzurro non si è ancora sbloccato in campionato e a San Siro non segna dallo scorso febbraio. Avere accanto un compagno di reparto che in momenti di secca lancia borracce cariche d’acqua fresca è sicuramente una manna dal cielo anche per lui. 

    PER OSMOSI -  Marcus Thuram ha ricominciato così come aveva lasciato, anzi, molto meglio. Forse anche incalzato da una concorrenza che lo spingerà a dare ancora di più rispetto all’anno scorso: quella di Mehdi Taremi, che non è sicuramente venuto a Milano per guardare. Nel campo delle ipotesi tutto vale, e allora è anche bello pensare che quella maglia di Adriano, regalatagli da un tifoso e sfoggiata in vacanza dallo stesso Thuram, sia servita a trasferirgli quel pizzico di cattiveria in più che un bomber di razza deve avere in area di rigore, qualità che lo scorso anno non era sembrata appartenergli e che invece si è vista contro l’Atalanta. Forse Thuram sta crescendo anche in questo. 

    Commenti

    (52)

    Scrivi il tuo commento

    Utente CM 879464
    Utente CM 879464

    Salvagente? Con quei tuffi non scherziamo

    • 1
    • 0

    Altre Notizie