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    Ecco perché Bijol resta nel mirino dell'Inter

    Ecco perché Bijol resta nel mirino dell'Inter

    • Pietro Siviero
    Il calciomercato torna di moda durante la pausa delle Nazionali e non solo per quanto riguarda la finestra di gennaio, ma anche e soprattutto in ottica estate 2025, quando le società avranno maggiori margini di manovra per puntellare le rose in vista della prossima stagione. Tra chi potrebbe intervenire c’è anche l’Inter, che già da tempo sembra intenzionata a cambiare qualcosa nel reparto arretrato, viste le carte d’identità della coppia di difensori centrali nerazzurri composta da Francesco Acerbi e Stefan de Vrij (rispettivamente classe 1988 e 1992) nonostante l’olandese, in scadenza a giugno 2025, abbia parlato ai microfoni di Sport Mediaset - al termine dell’1-1 in Nations League tra la nazionale orange e quella ungherese - in questi termini : “Se fosse per me mi vedo ancora all’Inter”.
    Una delle piste che la società meneghina potrebbe decidere di percorrere porta a Jaka Bijol, difensore sloveno classe ’99 e vice-capitano dell’Udinese, che già in altre occasioni era entrato nei radar interisti: il giocatore milita in Serie A dalla stagione 2022-23, quando arrivò in Friuli dopo l’esperienza tra CSKA Mosca e Hannover, in seconda serie tedesca. Finora, nella stagione in corso, Bijol ha giocato dal primo minuto in tutte le gare disputate dal club bianconero (9 su 9) tra campionato e Coppa Italia, l’ultima inoltre con la fascia di capitano al braccio in seguito all’infortunio di Florian Thauvin.
    Tra i fattori che potrebbero spingere la dirigenza nerazzurra ad affondare il colpo per il difensore originario di Vuzenica c’è sicuramente la già citata questione legata a uno "svecchiamento" della rosa, che in più di un’occasione è stata considerata essere una delle componenti che hanno contribuito al ‘non perfetto’ rendimento difensivo della retroguardia interista in questo avvio di campionato, oltre all’aspetto economico: il club friulano infatti ha fissato il prezzo del proprio giocatore intorno ai 15 milioni di euro, cifra che sarebbe appetibile per la società con sede in Corso Vittorio Emanuele II. Oltretutto non bisogna dimenticare anche l'aspetto tecnico-tattico, per cui Bijol è già abituato a fare il centrale in una difesa a tre.
    Nell’incrocio tra Udinese e Inter della sesta giornata di questa Serie A sicuramente lo sloveno non ha brillato, soprattutto in occasione della seconda rete di Lautaro Martinez, ma il dubbio principale legato a un possibile arrivo di Bijol è sicuramente quello della scarsa esperienza a livello internazionale, che potrebbe spingere i nerazzurri a pensare anche a un altro inserimento nella retroguardia; magari puntando su un interprete meno "marcatore" ma con qualche qualità in più in termini di costruzione e con maggior rapidità.

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    Bijol e Bistek la difesa del futuro siamo troppo ingiocabili su Narnia

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