Inter, Barella regista depotenzia sé e la squadra: che differenza con Calhanoglu, Zielinski la soluzione?
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POSIZIONAMENTO E... - Analizzando le heatmap di Young Boys-Inter e Roma-Inter (le due gare di Barella regista) e mettendole a confronto ad esempio quelle contro Manchester City e Torino (due delle migliori partite di Calhanoglu in stagione nonostante il fallo da rigore con i granata) emerge chiaramente un cambio importante delle zone occupate in campo nel ruolo di regista dai due. Calhanoglu spazia senza sosta su tutto l'arco del centrocampo spingendosi sì da sinistra a destra ma rimanendo nevralgico davanti alla difesa e sulla trequarti. Barella, invece, tende sempre ad aprirsi lungo le fasce cercando spazi "meno affollati" e occupando molto meno la zona a ridosso delle due punte.
...NON SOLO - C'è però di più perché analizzando i dati statistici emerege una differenza in media di oltre 50 palloni toccati a partita fra i due, meno pericolosità offensiva e anche meno occasioni pericolose create per i compagni. Quello che però più colpisce è anche il fattore "distribuzione" del gioco con Calhanoglu che tende ad equiparare il numero di passaggi indirizzati verso destra e verso sinistra, che però sono sempre in misura minore rispetto a quelli che cercano la ricerca della verticalità immediata, mentre per Barella la tendenza è opposta ovvero cercare prima le punte e poi i lati, con preferenza verso il settore sinistro del campo. Cosa significa? Che rimane nel centrocampista italiano la tendenza a spostarsi verso le zone di destra del campo e che gestisce meno i ritmi della manovra esponendo poi la squadra ad eventuali ripartenze. L'Inter, infine, crea la maggior parte dei suoi gol e delle sue occasioni da gol (o degli xG usando un dato statistico moderno) in situazioni di ritmo normale o basso, mentre il dato crolla nelle azioni a ritmo veloce, anche in questo Calhanoglu è maestro.
DEPOTENZIA SE STESSO - Barella, da leader e per l'occasione anche da capitano, si è adattato nel ruolo date le grosse assenze, ma anche lui è consapevole che il ruolo non si cuce alla perfezione alle sue caratteristiche: "Io playmaker? Do una mano come posso, mi sono trovato bene, ma era un po' obbligato". Si perché se esiste un'Inter con Calhanoglu e una senza, esiste anche un Barella regista e uno, molto più incisivo, da mezzala. Anche qui i dati ce lo confermano non solo nella pericolosità offensiva (il dato sugli xG è calato di -0.83 nelle ultime due gare) ma anche nella qualità delle giocate. Ad esempio si passa dal 65% di duelli vinti a quasi il 35/40%, calano inoltre il numero di intercetti e seppur di poco perfino (difficile a dirsi giocano più arretrato) la percentuale di passaggi riusciti (dal 90% di media all'82% con lo Young Boys).
OLTRE AD ASLLANI, ZIELINSKI LA SOLUZIONE - Cosa può quindi inventarsi oggi Inzaghi? Asllani è la soluzione numero uno, anche se anche per lui le difficoltà non sono mancate nel paragone con Calhanoglu. La soluzione alternativa potrebbe essere invece l'inversione di ruolo con un altro giocatore che, da quando è arrivato a Milano ha vissuto pochi picchi e tanti bassi nel suo ruolo naturale da mezzala. Piotr Zielnski, tuttavia, nella Polonia ha iniziato a ricoprire un ruolo completamente nuovo, proprio da regista. Seppur con meno partecipazione alla manovra rispetto a quanto fa Calhanoglu con l'Inter, il polacco in nazionale ha statistiche e occupazione degli spazi molto simili. Zielinski regista permetterebbe a Barella di tornare nel suo ruolo naturale da mezzala in cui è fra i top al mondo e perché no, costruire con il polacco un'alternativa credibile a Calhanoglu nel lungo periodo.
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Sono curioso di vedere se Motta cercherà di vincerla con una tattica più offensivista del solito...