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    Inter, Ausilio: 'Tutti vogliono Dalbert. Pensiamo al riscatto di Cancelo'

    Inter, Ausilio: 'Tutti vogliono Dalbert. Pensiamo al riscatto di Cancelo'

    Intervenuto ai microfoni di Premium, il direttore dell’Inter, Piero Ausilio, ha parlato della sfida contro il Chievo e fatto il punto della situazione sul mercato futuro. 

    Gran caldo e campo non perfetto, ma oggi conta solo un risultato.
    “Sono cose di cui non si può tener conto, ma l’Inter deve far l’Inter indipendentemente dal campo e dal caldo, che ci sarà anche per loro”.

    Che riflessioni farebbe se il campionato finisse oggi?
    “Se finisse oggi saremmo quinti e non avremmo centrato l’obiettivo, ma mancano 5 partite e siamo a un punto di differenza. 

    Se non dovesse arrivare la Champions, l’Inter dovrebbe cedere un big per fare prossimo mercato? Avete un piano B
    “Abbiamo anche il piano C, D, ed E. Le riunioni di Non sono riferite al bilancio di questa stagione, poi il mercato di luglio va a se e c’è un altro anno per sistemare. Aspetto bene che mi dicano i numeri ma non penso che l’Inter debba vendere i big entro giugno. Sono più o meno i problemi dell’anno scorso, che abbiamo risolto con altre operazioni come Caprari e Banega o qualche giovane”. 

    Derby di Milano per Asamoah?
    “Milanello è vicino ad Appiano e a Torino e Pastorello è un bravo agente. In quell’incontro abbiamo parlato di Nagatomo e Candreva e poi è venuto allo stadio”

    Dalbert è stato una delusione mentre gli altri hanno dato tutti un contributo?
    “Siamo contenti di tutti. Sapevamo che Rafinha aveva bisogno di tempo, come anche Cancelo. Gli altri sono stati in linea con le aspettative. È vero che Dalbert ha fatto meno, ma anche perché ha trovato molta qualità in quelli davanti a sé. Vi dico una cosa senza fare nomi: tutte le squadre di alto livello, dall’estero, hanno fatto una telefonata per Dalbert. È uno dei giocatori più richiesti”. 

    Il riscatto di Cancelo?
    “Abbiamo un’opzione, lui ha già un contratto con noi di 4 anni e se alla fine riusciremo a fare quello che abbiamo nella testa, cioè riscattarlo, non ci sarà più bisogno di fare nulla”.

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