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    Infortuni shock al ginocchio: stress e alta velocità, così saltano i legamenti. Mbappé a 25 anni come Platini a 32

    Infortuni shock al ginocchio: stress e alta velocità, così saltano i legamenti. Mbappé a 25 anni come Platini a 32

    Prima Rodri, poi Bremer, Carvajal e Zapata. Le ultime settimane sono state contrassegnate da una serie di infortuni pesanti. Ma è vero che il numero di infortuni è aumentato nel calcio? 

    Non è un’impressione sbagliata, prova a rispondere Repubblica, in un'accurata analisi a firma Matteo Pinci. E l’usura è un fattore determinante nell’aumento dei problemi fisici. Tra nazionali e club, un giocatore di vertice può arrivare a giocare oltre 70 partite stagionali: secondo gli esperti nessuno dovrebbe andare oltre le 55. E la metà dei minuti giocati da una squadra pesano su 8 giocatori soltanto, in media. Si gioca ogni 4 giorni e mezzo, e ai chilometri in campo si sommano quelli di viaggio: più trasferte, ma anche tournée transoceaniche in estate. Un calciatore che abbia partecipato agli ultimi Europei ha passato nell’ultimo anno 260 giorni di lavoro col club, 63 con la nazionale e solo 42 di riposo tra ferie e riposi durante la stagione. Come non bastasse, la stagione iniziata a metà agosto sarà quella con più partite nella storia: tra la nuova Champions e il Mondiale per club, un giocatore potrebbe giocare fino a 15 partite in più.

    C’è un dato che fa impressione: Mbappé, a 25 anni, ha già giocato lo stesso numero di partite che aveva giocato Platini al momento del ritiro, quando di anni ne aveva 32. Tutto questo è rilevante: le lesioni al legamento crociato infatti sono dieci volte più probabili durante le partite che in allenamento. E la fatica è tra le cause principali: i calciatori che giocano di più sono più esposti, anche a causa della stanchezza, a movimenti imprevisti o meno controllati. Proprio quelli che favoriscono infortuni al crociato. 

    Intensità, dicevamo. Che il gioco stia cambiando è evidente a tutti. Il dato che più di ogni altro lo dimostra è l’aumento, significativo, della velocità del pallone: rispetto agli anni Ottanta e Novanta i metri al secondo percorsi dalla sfera sono molti di più, il segno evidente di una maggiore intensità. Che nel calcio di oggi fa rima con spettacolo: ma questo ha una conseguenza. Movimenti sempre più rapidi, sempre più estremi. E che gravano sempre sui soliti giocatori. Quando il legamento si strappa servono mediamente 6 mesi e mezzo per tornare ad allenarsi e uno in più per rivedere il campo. Nella vita di un calciatore vuol dire, in media, perdere quasi una stagione intera.

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    Grazia Arcazzo
    Grazia Arcazzo

    Complimenti all' analisi accurata di Matteo Pinci , perchè tanti strafalcioni statistici tutti i...

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