Chi si rivede: l'ex Juve Giraudo incontra Tavecchio, si è parlato di Calciopoli?
Caro Dago,
Questa mattina ero all’Hotel Nh President di Milano a due passi da piazza San Babila per un incontro di lavoro. Appena entrato noto in uno dei salottini due persone sedute in poltrona a discutere. Da una parte il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, dall’altra l’ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo.
Per la cronaca: Giraudo è stato radiato dalla Federazione dopo lo scandalo Calciopoli e nei mesi scorsi è uscito indenne dal processo penale di Napoli grazie alla prescrizione (Giraudo, a differenza di Moggi e altri chiese il rito abbreviato). Mi sono seduto poco distante e ho ascoltato una parte della conversazione. I due parlavano delle cause in corso tra Juventus e Figc, in particolare della causa di risarcimento intentata dalla Juventus.
Tavecchio, da quello che ho sentito, vorrebbe chiudere la vicenda con un “pari e patta” (anche la Federazione ha chiesto i danni alla Juve). A quel punto Giraudo ha detto: “Col cavolo, noi andiamo avanti”. Mi sono chiesto: ma per chi lavora adesso Antonio Giraudo? E perché parla (tratta?) con Tavecchio, il capo del calcio italiano, di questioni così delicate come le cause civili per Calciopoli?
Giraudo, poi, diceva che per Calciopoli “nessuno ha colpa” e che Oriali, attuale team manager della Nazionale, era uno che falsificava i passaporti. L’ex ad della Juve diceva a Tavecchio che “il sistema Galliani-Bogarelli ha leso la dignità delle squadre italiane” e che il sistema di oggi non assicura alcuna stabilità.
Non so quale ruolo ufficiale abbia Giraudo (credo nessuno) ma la cosa certa è che sembrava tutto tranne che un osservatore esterno alle vicende del calcio italiano.
Carlo Tavecchio
Cordialità
In serata fonti Figc gettano acqua sul fuoco: "L'incontro c'è stato, ma è stato casuale e non c'è alcuna trattativa. Hanno solo preso un caffè, alla luce del sole, in un albergo in centro a Milano". Anche dal fronte Giraudo giungono smentite, riprese dal quotidiano Tuttosport: "L’appuntamento non era in agenda dell’ex dirigente bianconero, il quale quando è in Italia - risiede ormai da tempo a Londra dove fa l’immobiliarista - è solito trascorrere a Milano le sue giornate di lavoro. Si è trattato di un incontro casuale tra due amici che non si vedevano da dieci anni e che hanno sfruttato l’occasione per rispolverare ricordi e scambiarsi opinioni, non senza l’uso di battute salaci. Le stesse fonti negano che Giraudo abbia trattato per conto della Juventus e di John Elkann la delicatissima questione della causa pendente nei confronti della Federcalcio. Nel qual caso magari si sarebbe scelta una location meno centrale.