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    Imane Khelif in lacrime: "Combatto per tutte le donne". Intanto la IBA premia Angela Carini con 100 mila dollari

    Imane Khelif in lacrime: "Combatto per tutte le donne". Intanto la IBA premia Angela Carini con 100 mila dollari

    • Redazione CM
    Il giorno prima dell'incontro con Imane Khelif, al centro delle polemiche per i suoi alti livelli di testosterone, la sua avversaria Anna Luca Hamori aveva scritto sui social: "Ho lavorato tutta la vita per essere ai Giochi, e forse un uomo fermerà il mio sogno". Ventiquattro ore e tre riprese in cui ha combattuto bene e ha perso, i toni della pugile ungherese sono diversi: "Auguro buona fortuna alla mia avversaria, sono orgogliosa di come ho combattuto e sono riconoscente di essere qui". Dopo l'incontro, vinto da Imane Khelif, le due si erano abbracciate e scambiate un saluto.

    PARLA IMANE — Anche Imane Khelif, in semifinale per la categoria 66kg, ha parlato dopo l'incontro. Ha ringraziato Dio, ha fatto il saluto militare, poi è scoppiata in lacrime, un pianto liberatorio, come si legge su Gazzetta.it. Poi le parole, solo ai media algerini: "Combatto per l'onore e la dignità di tutte le donne. Ho lavorato duramente per essere qui, e sono orgogliosa di portare una medaglia al mio paese. Il popolo arabo mi conosce da tempo, per anni ho combattuto in tutte le competizioni internazionali. Tanta ingiustizia nei miei confronti, ma io dalla mia parte ho Dio".

    E arrivano anche i complimenti del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune: "Hai onorato le donne del nostro paese".

    DALLA IBA 100 MILA EURO AD ANGELA CARINI - Intanto, l’International Boxing Association, ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico), ma non quello delle Olimpiadi, ha deciso di pagare ad Angela Carini il premio stabilito prima dei Giochi per coloro che conquistano l’oro a Parigi 2024. Attraverso il presidente Umar Kremlev, l’Associazione Internazionale di boxe ha spiegato di voler assegnare un premio alla pugile italiana Angela Carini: “Non riuscivo a guardare le sue lacrime. Non sono indifferente a queste situazioni e posso assicurare che proteggeremo ogni combattente. Non capisco perché uccidano la boxe femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete elegibili”.

    Il premio, riporta askanews, consiste in 100mila dollari (netti), di cui 50mila all’azzurra, 25mila al suo allenatore e 25mila alla federazione di appartenenza e quindi alla federazione pugilistica italiana (Fpi), che però di recente ha lasciato l’Iba per confluire in un nuovo ente, ‘World Boxing’.
     

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