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    Il procuratore di Perugia Cantone: 'Caso Gravina, ci sono stati contatti con soggetti della Lazio. Su Lotito...'

    Il procuratore di Perugia Cantone: 'Caso Gravina, ci sono stati contatti con soggetti della Lazio. Su Lotito...'

    Il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone è stato ascoltato quest’anno dalla commissione parlamentare antimafia, nell’ambito dell’indagine in corso sul dossieraggio effettuato nei confronti di importanti personalità del mondo della politica ma anche del calcio come il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Quest’ultimo, che ha deciso di farsi ascoltare ieri dalla Procura di Roma, risulta formalmente indagato per auto-riciclaggio e appropriazione indebita per una questione relativa all’assegnazione dei diritti tv della Lega Pro nel 2018 (quando Gravina era il presidente, ndr) e per aver ricevuto una presunta tangente di 250.000. In merito alla vicenda delle operazioni pre investigative di Striano e Laudati su Gravina “ci sono stati una serie di contatti con soggetti della Lazio, ma finché non si trova la prova non ci sono responsabilità. Abbiamo ascoltato a Perugia Claudio Lotito come persona informata sui fatti, poi abbiamo ritenuto di trasmettere gli atti alla procura di Roma”, riporta un’agenzia Ansa in merito alle dichiarazioni rese dal procuratore Cantone.

    MA QUALI BOLLE DI SAPONE - Sul resto dell’indagine, Cantone ha aggiunto: "Credo ci sia l'esigenza di ripristinare la verità sui fatti che sono stati detti in questa fase, alcuni riportati in modo generico non avendo conosciuto gli atti e per intervenire a tutela di un'istituzione sacra come la procura nazionale. Non mi occupo di bolle di sapone. E chi parla di bolle di sapone ne risponderà nelle sedi giuste. Esiste un limite a tutto, se non si conoscono gli atti non si può esprime giudizio. C'è l'esigenza di una serie di strumenti come delle infrastrutture telematiche giudiziarie e vorrei ricordarlo in un momento nel quale con grandissima fatica ci stiamo avviando al processo telematico".

    NUMERI IMPRESSIONANTI - Cantone ha infine concluso così il suo intervento: "Questa è la seconda fuga di notizie in questa inchiesta. Però ancora non abbiamo capito chi e come questa notizia l'ha fatta uscire, danneggiando l'indagine. Condivido integralmente le parole del procuratore antimafia (Giovanni Melillo, ndr), sul fatto che i numeri lasciano pensare ci sia altro dietro. I numeri inquietano perché sono davvero mostruosi. Striano ha effettuato un download 33.528 file dalla banca dati della direzione nazionale antimafia. Questo numero enorme di atti scaricati dalla Procura nazionale antimafia che fine ha fatto? E quanti di questi dati possono essere utili?".
     

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