Il nuovo stadio dell'Atletico Madrid: in Italia ce lo sogniamo
Mentre in Italia si continua a giocare in stadi orrendi e quei pochi club coraggiosi che hanno intenzione di costruirsene uno nuovo, sono impantanati tra burocrazia e interessi clientelari, in Spagna pensano già a costruirsene di nuovi. La new entry spagnola è l'Atletico Madrid, che entro il 2017 completerà il nuovo modernissimo impianto della Peineta, un super stadio che in origine era stato concepito per contenere oltre 73.000 spettatori, ma che alla fine, optando per delle comodissime poltroncine al posto dei soliti seggiolini, ne potrà contare “solo” 68.000. L'impianto dal punto di vista architettonico sarà simile al Camp Nou di Barcellona, nel senso che si svilupperà sotto terra (ben 15 metri sotto il livello del suolo) e non verso l'alto come ad esempio il nostro San Siro. Si tratterà quindi di un'autentica fossa dei leoni, suddivisa in tre anelli, ma non avrà il solito aspetto uniforme della scatoletta quadrata e anonima tipica di tanti impianti. Il nuovo stadio avrà una distanza minima di 7 metri tra le tribune e il campo, a differenza degli attuali 15 del Vicente Calderon. Le tribune saranno riscaldate e dotate di ogni comfort per i tifosi. La struttura dello stadio sarà dotata di un serbatoio in grado di riciclare l'acqua piovana ed evitare problemi di allagamento, visto che stiamo parlando di un impianto sotto terra. La copertura sarà realizzata da un team di ingegneri spagnoli e tedeschi, e coprirà il 90% dello stadio, si tratterà di una struttura piuttosto avveniristica che lascerà stupiti gli spettatori che prenderanno posto sotto di essa. Lo stadio conterrà poi ovviamente ristoranti, bar e museo della squadra, dando una nuova forte base economica ad un club che nel prossimo decennio ha come obiettivo dichiarato quello di diventare una grande all'altezza del Real Madrid e del Barcellona. Nel frattempo l'Atletico ha già dato il via alla prevendita dei palchi d'onore e degli abbonamenti per la stagione 2017/18, segno evidente che non ci saranno ritardi nella consegna dell'opera. E in Italia? Accontentiamoci dei salottini per pochi intimi, con prezzi alle stelle e biglietti introvabili, dove per giunta si pensa di sfregiare uno degli stadi più belli e maestosi del mondo abbattendo il terzo anello di San Siro. Se qualcuno pensa che l'obiettivo degli attuali padroni del vapore è quello di distruggere definitivamente il giocattolo Serie A, pensa male? Secondo me no. Antonio Martines