Redazione Calciomercato
Il Marsiglia di De Zerbi fa davvero sul serio: con l'arrivo di Rabiot il PSG non è più strafavorito
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Cosa si sono messi in testa a Marsiglia ed in particolare all'Olympique? Cosa si sono messi in testa il presidente Pablo Longoria, il responsabile del mercato Mehdi Benatia e soprattutto Roberto De Zerbi, che dopo l'amara conclusione della sua esperienza al Brighton ha scelto probabilmente la sfida più affascinante della sua carriera. E gli innesti numerosi e roboanti di questa estate, a cui nelle ultime ore si è aggiunta la ciliegia a sorpresa di Adrien Rabiot, autorizzano a sognare in grandissimo per una stagione da dentro o fuori per l'OM.
RABIOT E' UN NUOVO GIOCATORE DEL MARSIGLIA
14 anni sono passati dall'ultima Ligue 1 in riva al Mediterraneo, l'ultima prima dell'inizio del monopolio del Paris Saint-Germain e dei problemi per una società, il Marsiglia, che per la passione debordante garantita nella buona e nella cattiva sorte dal suo pubblico è condannata ad essere protagonista. Quello che in un certo modo stupisce è che nemmeno la complicatissima ultima stagione, quella iniziata con Marcelino, proseguita con Gennaro Gattuso e conclusa con Jean-Louis Gasset – nel mezzo di una serie di contestazioni, anche violente, che hanno rischiato di far precipitare più volte la situazione – ha annacquato la carica di una piazza che ha scelto di puntare su un rilancio prepotente. Ambizioso, come il suo nuovo condottiero Roberto De Zerbi, che tra i rumors mai confermati in direzione Milan e le chiacchierate molto più concrete con Liverpool e Bayern Monaco, ha preteso carta bianca – o quasi – per sedersi sulla panchina che fu del grande Marcelo Bielsa.
LA MADRE DI RABIOT ATTACCA THIAGO MOTTA
E il modus operandi del team dirigenziale, capeggiata dalla figura carismatica di Mehdi Benatia, ha lavorato in una direzione ben precisa, cercando di mettere a disposizione dell'allenatore bresciano giocatori funzionali per la sua idea di calcio, ma soprattutto quasi sempre le primissime scelte indicate per migliorare la squadra. Greenwood, Wahi, Ismael Koné, Bamo Meité, Rulli, Cornelius, De Lange, Valentin Carboni, Maupay, Hojbjerg, Brassier, Rowe e adesso anche Adrien Rabiot. Una campagna acquisti davvero di altissimo profilo per ridisegnare una squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore, capace di ottenere 10 punti nelle prime quattro giornate di campionato, appena due in meno della capolista Paris Saint-Germain. E l'ingaggio, a parametro zero, del grande ex Rabiot può essere l'innesto che per qualità ed esperienza internazionale può rappresentare il vero momento di svolta, soprattutto mentale, per una squadra a cui i calciatori di talento non sono mai mancati negli anni, ma che quest'anno hanno guardato anche ad altro.
IL MARSIGLIA VINCE ANCORA, CHE SFIDA COL PSG
Kondogbia insieme a Hojbjerg e Rabiot: una mediana di questo livello – un mix di carisma, qualità e fisicità – se la possono permettere in pochi, per esempio, in un campionato di livello superiore e molto più celebrato come quello italiano. E gli stessi Koné e Rongier (utlilizzato da terzino nel derby vinto contro il Nizza) sono alternative assolutamente credibili ai titolari. Calcio spettacolare e di proposta le chiavi per prendersi il cuore dei tifosi marsigliesi ma ambizione – ci ripetiamo – sarà la parola chiave di un'intera stagione. Riascoltare Rabiot, per credere: ''Non mi aspettavo che vedere tutta questa gente ad accogliermi. Io al Marsiglia? All’inizio sembrava improbabile e alla fine parlando molto con Medhi Benatia, ho aderito al progetto. Ho parlato anche con l’allenatore De Zerbi prima di accettare. L’obiettivo è necessariamente vincere per tornare in Champions League. Non vedo l’ora di allenarmi e di tornare al Vélodrome''. Parole chiarissime, idee ancora più trasparenti: ecco cosi sono messi in testa a Marsiglia.
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RABIOT E' UN NUOVO GIOCATORE DEL MARSIGLIA
14 anni sono passati dall'ultima Ligue 1 in riva al Mediterraneo, l'ultima prima dell'inizio del monopolio del Paris Saint-Germain e dei problemi per una società, il Marsiglia, che per la passione debordante garantita nella buona e nella cattiva sorte dal suo pubblico è condannata ad essere protagonista. Quello che in un certo modo stupisce è che nemmeno la complicatissima ultima stagione, quella iniziata con Marcelino, proseguita con Gennaro Gattuso e conclusa con Jean-Louis Gasset – nel mezzo di una serie di contestazioni, anche violente, che hanno rischiato di far precipitare più volte la situazione – ha annacquato la carica di una piazza che ha scelto di puntare su un rilancio prepotente. Ambizioso, come il suo nuovo condottiero Roberto De Zerbi, che tra i rumors mai confermati in direzione Milan e le chiacchierate molto più concrete con Liverpool e Bayern Monaco, ha preteso carta bianca – o quasi – per sedersi sulla panchina che fu del grande Marcelo Bielsa.
LA MADRE DI RABIOT ATTACCA THIAGO MOTTA
E il modus operandi del team dirigenziale, capeggiata dalla figura carismatica di Mehdi Benatia, ha lavorato in una direzione ben precisa, cercando di mettere a disposizione dell'allenatore bresciano giocatori funzionali per la sua idea di calcio, ma soprattutto quasi sempre le primissime scelte indicate per migliorare la squadra. Greenwood, Wahi, Ismael Koné, Bamo Meité, Rulli, Cornelius, De Lange, Valentin Carboni, Maupay, Hojbjerg, Brassier, Rowe e adesso anche Adrien Rabiot. Una campagna acquisti davvero di altissimo profilo per ridisegnare una squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore, capace di ottenere 10 punti nelle prime quattro giornate di campionato, appena due in meno della capolista Paris Saint-Germain. E l'ingaggio, a parametro zero, del grande ex Rabiot può essere l'innesto che per qualità ed esperienza internazionale può rappresentare il vero momento di svolta, soprattutto mentale, per una squadra a cui i calciatori di talento non sono mai mancati negli anni, ma che quest'anno hanno guardato anche ad altro.
IL MARSIGLIA VINCE ANCORA, CHE SFIDA COL PSG
Kondogbia insieme a Hojbjerg e Rabiot: una mediana di questo livello – un mix di carisma, qualità e fisicità – se la possono permettere in pochi, per esempio, in un campionato di livello superiore e molto più celebrato come quello italiano. E gli stessi Koné e Rongier (utlilizzato da terzino nel derby vinto contro il Nizza) sono alternative assolutamente credibili ai titolari. Calcio spettacolare e di proposta le chiavi per prendersi il cuore dei tifosi marsigliesi ma ambizione – ci ripetiamo – sarà la parola chiave di un'intera stagione. Riascoltare Rabiot, per credere: ''Non mi aspettavo che vedere tutta questa gente ad accogliermi. Io al Marsiglia? All’inizio sembrava improbabile e alla fine parlando molto con Medhi Benatia, ho aderito al progetto. Ho parlato anche con l’allenatore De Zerbi prima di accettare. L’obiettivo è necessariamente vincere per tornare in Champions League. Non vedo l’ora di allenarmi e di tornare al Vélodrome''. Parole chiarissime, idee ancora più trasparenti: ecco cosi sono messi in testa a Marsiglia.
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