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Hellasmania: una boccata di ossigeno, ma adesso serve dare continuità
Quello che conta comunque è che alla fine sia arrivato il risultato. Una vittoria che è una grande, grandissima boccata di ossigeno dopo le ultime tre brutte sconfitte (soprattutto con Atalanta e Benevento). Tre punti che danno qualche speranza in più ad una squadra che oggi è scesa in campo con la determinazione di chi sa di non poter sbagliare.
Una vittoria che non è bastata per calmare l'ambiente e lo stato d'animo di buona parte della tifoseria che è arrivata questo pomeriggio al Bentegodi con ancora negli occhi la gara persa a Benevento, anche perché ad essere sinceri il Verona visto oggi non ha certo brillato per la bellezza del suo gioco. Inutile nascondersi dietro un dito: oggi a salvare il Verona sono stati il risultato e una prova orgogliosa di un gruppo con le spalle al muro. Gli errori ci sono stati e sono stati anche numerosi, ma fortunatamente non hanno inciso.
D'altro canto, in questa volata finale per la salvezza, non c'è il tempo per stare a bizantineggiare ricercando il bel gioco. Quello che conta davvero è il risultato. Servono concretezza e determinazione. Esattamente le due qualità messe in campo oggi dalla formazione di Pecchia con il Cagliari.
Il problema ora sarà quello di dare continuità a questo risultato. Esattamente quello che al Verona non è mai riuscito in questa stagione. Dopo una, massimo due partite positive, sono sempre arrivati delle prestazioni fortemente negative. I gialloblù devono assolutamente trovare quell'equilibrio che purtroppo finora è sempre mancato. Le possibilità per riuscirci ci sono tutte. Nelle prossime settimane il Verona si troverà di fronte delle squadre toste ma tutte alla sua portata: Bologna in trasferta, Sassuolo in casa, poi Genoa fuori e Spal di nuovo in casa. Due trasferte con due squadre ormai tranquille e due scontri diretti in casa. Se si vuole sperare nella salvezza non sono ammissibili passi falsi. Anche perchè poi nelle ultime tre gare ci saranno Milan e Juventus.
La gara con il Cagliari non può e non deve essere un episodio isolato. Nonostante la spaccatura ormai evidente tra squadra, società e tifosi, i gialloblù possono ancora credere nella salvezza. A discapito di tutto i giocatori sembrano seguire ancora l'allenatore. La volontà e lo spirito ci sono. Ora che la boccata di ossigeno è stata presa, testa bassa e al lavoro. Bologna è già vicina.