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    Hellasmania: il solito vecchio vizio, approccio da incubo

    Hellasmania: il solito vecchio vizio, approccio da incubo

    • Nicola Corona
    Ci sono tanti modi di perdere nel calcio. Si può perdere lottando e sudando per arrendersi solo nel finale alla superiorità di un avversario tecnicamente più dotato. Si può perdere difendendosi in undici dietro la linea della palla o attaccando e continuando ad attaccare anche a situazione compromessa. Si può perdere per un gol e si può perdere in goleada. Si può perdere cominciando a perdere fin dal principio.

    Oggi al Verona è capitato di perdere proprio in questo ultimo modo. Quaranta secondi sono bastati all'Inter per trovare il gol del vantaggio e mettere in discesa una partita già di per sé non troppo complicata. Una disattenzione pesante, scaturita da una rimessa laterale battuta in fretta a liberare Icardi, lasciato colpevolmente solo di fronte a Nicolas. Un gol che rappresentava già una sentenza definitiva. Sì perchè il Verona, e ormai lo abbiamo sottolineato tante volte, non è mai riuscita ad ottenere punti da una situazione di svantaggio nel corso di questa stagione (tranne che nella gara di andata con il Torino).

    Un gol a freddo che di fatto annullava le speranze di punti per la trasferta a San Siro. Il solito vecchio vizio, poca attenzione e scarsa determinazione nell'approccio alla partita. Proprio come contro l'Atalanta due settimane fa e come troppe altre volte nei mesi precedenti. Una rete nei primi minuti e poi un'affannosa e del tutto inutile ricerca del pari, che spesso ha esposto i gialloblù ai contropiede da cui sono nati poi punteggi dolorosi se non addirittura tennistici con cui la squadra si è dovuta confrontare negli ultimi mesi.

    A Milano piove sul bagnato. Mercoledì con il Benevento mancherà Nicolas, espulso nei minuti finali di una gara che ormai non aveva più nulla da dire. La difesa ha dato dei preoccupanti segni di sbandamento, in particolare con Ferrari e Vukovic oggi in costante difficoltà. A centrocampo Buchel sembra essere tornato il giocatore lento e impreciso di inizio stagione. L'attacco poi, non da quasi mai l'impressione di poter essere pericoloso. Con queste premesse diventa davvero dura pensare alla salvezza.

    Eppure lo spazio per sperare ancora c'è. La classifica è rimasta quasi del tutto invariata (solo la Spal tra le ultime ha fatto punti, anche se Sassuolo e Chievo devono ancora giocare). A questo punto la gara di Benevento diventa davvero decisiva. Il Verona non può più permettersi di sbagliare nulla. A partire dall'approccio e da quei maledetti primi minuti di gioco.

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