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Grosso a sorpresa: "Non amo parlare del mio rigore a Berlino"
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"Gli italiani credevano che lei fosse diventato Cabrini, Facchetti o Maldini di colpo. E lei cosa pensava? Io no. Mi chiedevo cosa ci facesse un dilettante arrivato a poco a poco tra i professionisti, partito da un livello tanto basso, in mezzo ai campioni veri. Non ero convinto delle mie qualità per stare lì, però sapevo come starci. Non ero Cabrini o Paolo Rossi, non ero Schillaci ma tutti si aspettavano che lo fossi. Per questo, non amo parlare del mio rigore a Berlino: è un pezzo del percorso".
"Al debutto in A, a San Siro contro l’Inter stavo per segnare il gol del pareggio al novantunesimo: palo. Poi, contropiede dell’Inter, io faccio fallo e vengo espulso. Potevo crollare, in qualche modo sono rinato".
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In ogni caso caso quel rigore resterà nella storia come il goal nella semefinale con la Germania…...