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Giampaolo sfida Ancelotti, Quagliarella ricorda: 'Quell'1-1 sotto il diluvio...'
Quel giorno di fine agosto, sotto un diluvio torrenziale, lo stadio dei bianconeri si allagò. Il Milan non voleva giocare, la squadra di Giampaolo invece sì. Alla fine l'arbitro De Santis diede il fischio d'inizio, e nella pioggia l'Ascoli strappò uno storico pareggio. Il campo ai limiti della praticabilità non deve sminuire l'impresa della squadra marchigiana. Per rendere l'idea si possono leggere le formazioni di quelle due compagini. L'Ascoli scese in campo con Coppola, Carbone, Cudini, Lauro, Tosto, Foggia, Cristiano, Parola, Fini, e la coppia d'attacco formata da Ferrante e da uno che in campo domenica insieme ai due mister ci sarà ancora, Fabio Quagliarella. Il Milan invece partì con Dida, Cafù, Stam, Nesta, Kaladze in difesa, Ambrosini Pirlo e Serginho a centrocampo, e dulcis in fundo Kakà trequartista dietro a Gilardino e Shevchenko. In panchina, per inciso, c'erano Gattuso, Rui Costa e Seeedorf. Oltretutto, bisogna anche ricordare che quell'Ascoli appena arrivato in Serie A era stato assemblato in fretta e furia dalla dirigenza. 13 anni dopo, in attività sono rimasti in quattro: Gilardino, svincolato, Quagliarella alla Sampdoria e proprio i due allenatori.
A trovare il gol per l'Ascoli fu un difensore, Cudini, ma l'azione venne propiziata da un giovanissimo numero 99 (all'epoca): Fabio Quagliarella. "Ho due ricordi nitidi di quell'1-1 - ha raccontato l'attuale attaccante blucerchiato a Il Secolo XIX - la pioggia fortissima, ero convinto che non si sarebbe giocato, e il mio colpo di testa prima del gol di Cudini. Quella poi è stata la mia prima gara dall'inizio in A. Giocammo una partita incredibile, con una squadra formata all'ultimo. Oggi io e i due mister abbiamo qualche anno in più, ma siamo ancora qua, come canterebbe Vasco Rossi.