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    Volpi: 'La Sampdoria per me è il massimo, Barreto non è un regista e Ekdal...'

    Volpi: 'La Sampdoria per me è il massimo, Barreto non è un regista e Ekdal...'

    • Lorenzo Montaldo
    Quanto servirebbe, alla Sampdoria di oggi, un nuovo Sergio Volpi. Quando si parla di centrocampisti con tanto fosforo e geometrie, a Genova viene in mente in maniera nitida il regista dell'era Novellino, che la maglia blucerchiata l'ha vestita per sei stagioni con la fascia di capitano al braccio.

    E' abbastanza logico chiedere a lui spiegazioni su come sostituire Lucas Torreira, partendo proprio dalle scelte fatte da Giampaolo per Udinese-Sampdoria: "Penso che Barreto non abbia le caratteristiche per sostituire Torreira" ammette proprio Volpi a Il Secolo XIX. "Mi pare che sia un giocatore che rompe il gioco degli altri e che si butta dentro. Non è uno che costruisce e ha le geometrie di gioco. Sono curioso di vedere Ekdal. Trovare un sostituto di Torreira non sarà semplice e anche l'Ekdal che conosco io sembra più un interno che un regista. Però mi pare che abbia le caratteristiche più compatibili con il ruolo rispetto a quelle di Barreto. Di certo Barreto in quel ruolo non lo vedo". 

    Volpi nel cuore del centrocampo della Samp era un leader di poche parole: "Uno può fare il leader in modi diversi. Non sempre il leader è quello che entra nello spogliatoio e spacca tutto. A volte è meglio un'occhiata nello spogliatoio ma in campo chiedere sempre la palla. Per me la Sampdoria è stato il massimo - aggiunge l'ex calciatore cresciuto nelle giovanili del Brescia - per cosa rappresenta la squadra, la città, la maglia, ma anche per il momento. Eravamo ripartiti quasi da zero, eravamo un gruppo arrivato per risalire in A dopo l'avvento di Garrone e avevamo centrato l'obiettivo alla prima. E poi in A tante cose positive, la qualificazione in Coppa, un bellissimo periodo". 

    "Nuovi Volpi? È difficile, negli anni passati sono stati fatti errori. Non si è puntato sulla tecnica, ci sono troppi stranieri nei settori giovanili. Il risultato lo abbiamo visto, sono stati fuori dal mondiale" aggiunge ancora l'ex blucerchiato. "La tragedia del Ponte Morandi? Stavo facendo un'amichevole. Sono arrivato a casa, ho acceso la tv e ho visto. Doveva fermarsi tutta la serie A come era successo per Astori, non è una tragedia che riguarda solo Genova. Invece hanno fermato i turni di coppa della Serie D. Oggi parlo di più rispetto a quando giocavo? Se dovevo giocare, giocavo. A me interessava far vedere quello che valevo sul campo, non sui giornali o in tv. Sono un ragazzo di campagna, i miei mi hanno insegnato così - conclude Volpi - e ancora lì ringrazio.

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