Genoamania: per il Grifone un mercato con tante esigenze ma pochi sogni
Sarà ancora una volta un calciomercato di passione quello che si staglia all'orizzonte per il tifoso del Genoa. Ormai da tempo avvezzo più a scongiurare eventuali cessioni che a sognare improbabili grandi arrivi, il popolo rossoblù sa bene che anche in questa sessione estiva per lui ci sarà ben poco da sorridere. A meno che le vicende societarie non subiscano un repentino ed al momento poco pronosticabile cambio di direzione, l'estate del Grifone sarà quindi la copia delle ultime: tante arrivi, tante cessioni ma pochi veri colpi.
Ma se fino allo scorso anno le molte operazioni sia entrata che in uscita servivano soprattutto per sanare la situazione economica del club, ora la nuova prevedibile rivoluzione contribuirà se non altro anche a rigenerare una squadra che mai come in questa fase ha bisogno di nuova linfa.
GENTE CHE VA... - Agli addii forzati che hanno contraddistinto il recente passato, spesso imposti più dalla dirigenza che dal reale volere dei giocatori, quest'anno si affiancano anche molti saluti che si potrebbero definire obbligati, come quelli degli ormai ex rossoblu Burdisso, Pinilla e Ntcham. Tutta gente la cui partenza contribuirà ad abbassare sensibilmente l'altissimo monte ingaggi del Genoa.
...GENTE CHE VIENE - Se questi commiati non lasceranno poi molto rammarico tra i tifosi, alla dirigenza di Villa Rostan imporranno la necessità di scandagliare il mercato con maggior vigore per rintuzzare una rosa sempre più spoglia. Come appare plausibile, l'organico dell'ultima stagione potrebbe essere spolpato di almeno una dozzina di elementi, i quali ovviamente dovranno essere sostituiti in qualche modo, possibilmente con gente all'altezza della categoria e non con improbabili carneadi. Ammesso e non concesso che le finanze del club lo consentano.
Un 'vorrei ma non posso' esplicitato chiaramente ieri dalla parole di Mario Donatelli ad una radio napoletana.
Insomma per il tifoso genoano si prospetta un'altra estate di fuoco. E non solo per colpa del caldo.