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    Genoamania: non ci resta che tifare Crotone...

    Genoamania: non ci resta che tifare Crotone...

    • Marco Tripodi

    Al peggio non c'è mai limite. E i tifosi del Genoa quest'anno lo stanno sperimentando sulla propria pelle domenica dopo domenica.

     

    SCEMPIO SENZA FINE - Ad Udine abbiamo assistito all'ennesima comparsata di una squadra capace di far fare bella figura a qualsiasi avversario, anche senza che questi abbia bisogno di dannarsi l'anima. Ogni gara del Grifone rappresenta una vetrina per i rivali e una sofferenza per i suoi sostenitori. Aldilà delle parole di circostanza di Mandorlini, che ha affermato che l'inizio del Genoa è stato positivo, la realtà dei fatti dice che i rossoblu in campo non sono mai scesi e l'ennesima figuraccia di stagione ne è la più evidente dimostrazione.

     

    FIGURACCE - Due episodi più di altri testimoniano lo sbando totale che regna nello spogliatoio di un collettivo che pare aver raggiunto la pace dei sensi.

    Il primo è il gollonzo incassato da Rubinho in occasione del 3-0. Una papera allucinante che costerebbe il posto a qualsiasi portiere, anche all'oratorio. La fortuna del brasiliano sta nel fatto che il suo scivolone non è costato la partita al Genoa e probabilmente nella mente dei tifosi verrà sommerso dai tanti svarioni di cui si sono macchiati i suoi compagni negli ultimi mesi.

    Il secondo episodio è il retropassaggio di testa di Burdisso che ha servito la palla al suo portiere dopo essersela alzata da solo. Una condotta irregolare, puntualmente punita dall'arbitro. In questo caso il capitano rossoblu ha fatto davvero una doppia brutta figura. Non solo ha dimostrato infatti di non conoscere il regolamento dello sport che pratica da trent'anni e che da quasi venti è anche il suo lavoro, ma ha pure fatto capire che non segue l'attualità calcistica, visto che la stessa cosa era capitata poche settimane fa all'interista Perisic contro la Roma, nella sfida tra le sue due ex squadre italiane, sollevando un discreto polverone.

     

    FORZA CROTONE - Due episodi solo all'apparenza casuali. In realtà i sintomi più evidenti di una disattenzione collettiva difficilmente modificabile.

    In un quadro come questo, il fatto che Mandorlini venga esonerato o meno e che al suo posto arrivi Stellini o ritorni Juric, ha francamente poca valenza. Una squadra così non la risolleverebbe neanche David Copperfield. C'è un solo uomo che in questo momento potrebbe ridestare il Genoa dal suo sonno profondo: l'ex grifone Davide Nicola. Se il suo Crotone riuscisse davvero a riaprire la lotta salvezza, inguaiando anche i rossoblu oltre all'Empoli nello sprint per non retrocedere, allora forse Burdisso e compagni troverebbero nuovi stimoli per dare un senso a questo penoso finale di stagione.

    Un'ipotesi certamente estrema e rischiosa ma probabilmente l'unica che potrebbe dare una scossa ad un ambiente ormai piombato in catalessi. L'alternativa è proseguire anche nelle prossime sette domeniche sulla stessa falsa riga che ha contraddistinto gli ultimi quattro mesi, aspettando con impazienza il fischio finale di un torneo difficilmente dimenticabile per il popolo rossoblu.

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