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    Genoamania: non ci resta che sperare in Veloso

    Genoamania: non ci resta che sperare in Veloso

    • Marco Tripodi

    Sette gare senza vittoria. Che diventano otto se nel computo si comprende anche l'ottavo di finale di Coppa Italia contro la Lazio.

    La crisi dei rossoblu, orfani della vittoria ormai da due mesi, è cosa acclarata e il rocambolesco pareggio rimediato a Firenze sette giorni fa si è rivelato una mera illusione. E' bastato che a Marassi si presentasse una squadra quadrata ed organizzata, ma tutt'altro che irresistibile, come il Sassuolo, affinché le ipotetiche certezze affiorate sul prato del Franchi domenica scorsa si sciogliessero come neve al sole.

     

    Se la classifica continua, per fortuna, a non destare preoccupazione, anche se con questo andazzo nulla sembra escluso, la condizione del collettivo rossoblu è viceversa da codice rosso.

     

    Il copione visto contro i neroverdi null'altro è che il remake di un film già più volte passato in rassegna in queste ultime settimane. L'inizio di gara con gli emiliani è stato quantomeno soporifero e neanche lo schiaffo di Pellegrini alla mezzora di gioco è servito a risvegliare una squadra smarrita e incapace di una reazione degna di nota.

     

    Simeone è abbandonato là davanti, in attesa che compia un miracolo che ovviamente non può garantire in tutte le gare. La difesa tutto sommato se la cava, ma quando non viene supportata a dovere dal centrocampo, come in occasione dell'ennesimo gol subito da calcio piazzato, è inevitabile che vada in apnea. Le fasce non spingono più come prima e l'unica nota positiva arriva dall'ultimo arrivato Palladino, uno che nonostante i sei anni di lontananza sembra non essersene mai andato da Genova.

     

    A questo punto non resta che invocare il ritorno di Miguel Veloso. Troppo spesso e troppo ingenerosamente criticato, il portoghese sta facendo vedere la propria importanza semplicemente non scendendo in campo. Non può essere un caso se con la sua assenza la luce dello scintillante Grifone di inizio stagione si sia definitivamente spenta.

     

    Per fortuna, e questo è forse l'unico motivo di consolazione per i tifosi rossoblu, la degenza del regista lusitano sembra essere ormai agli sgoccioli. Di certo non basterà la sua sola presenza in mezzo al campo a rivitalizzare il moribondo collettivo di Juric, peraltro atteso venerdì sera dal proibitivo impegno in casa del Napoli. Però nei momenti di smarrimento è importante poter avere delle certezze. E Veloso, per il gioco di Juric, rappresenta proprio questo.

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