Genoamania: a Firenze per chiudere il cerchio
Invertire la rotta: nel mezzo di una striscia negativa che dura ormai da cinque partite, che diventano sei se si considera anche la Coppa Italia, in casa Genoa l'imperativo è uno solo.
Ma ritrovare una vittoria che dia morale ai rossoblu e ossigeno alla classifica, spezzando quella spirale che sta trascinando il Grifone verso il basso, sarà tutt'altro che semplice. Nelle prossime settimane il calendario metterà infatti davanti alla truppa di Juric tre scogli difficili da superare. A cominciare già da domenica.
FIRENZE - Il destino vuole che ad attendere Burdisso e compagni ci sia quella Fiorentina che rappresenta l'ultima squadra battuta dal Genoa prima del filotto negativo. Era il 15 dicembre e nel recupero dei 60 minuti abbondanti non disputati a settembre causa nubifragio, una zampata di Lazovic permise ai rossoblu di assaporare quel gusto dei tre punti che ora appare come un ricordo sbiadiato.
E' passato un mese e mezzo da allora ma già sembra un'altra epoca. Nel frattempo infatti le cose dalle parti di Pegli sono cambiate parecchio.
Una squadra che pareva proiettata verso l'Europa è scivolata fino al quint'ultimo posto in classifica, collezionando una serie di prestazioni una peggio dell'altra, lasciando per strada, tra mercato e infermeria, alcuni dei suoi pezzi più pregiati.
Viceversa, dall'altra parte, c'è un collettivo, quello fiorentino, che proprio a Marassi ha forse toccato il punto più basso della propria stagione. Dopo quella sfida di metà dicembre Paulo Sousa, finito nel mirino della critica toscana, ha saputo risollevarsi, cambiando marcia alla propria squadra e riconquistando una tifoseria calda e umorale, per certi versi molto simile a quella genoana, con belle prestazioni ed importanti successi.
IMPRESA - E proprio di questo avrebbe bisogno ora il tifoso rossoblu. Di una bella impresa che lo riconcili con la squadra. Al Franchi non sarà facile ottenerla, anche perché pur con le pezze arrivate nelle ultime ore dal mercato, la barca genoana continua a navigare in un mare di emergenze.
Ma chissà che proprio i viola non rappresentino la chiusura di un cerchio dopo esserne stati l'inconsapevole apertura.PICCOLI PASSI - Come detto, però, Firenze sarà solo il primo ostacolo di un trittico di gare molto insidiose ma anche affascinanti. Dopo la trasferta in casa viola il Genoa ospiterà a Marassi il redivivo Sassuolo, che dopo un avvio di stagione complicato sta lentamente recuperando pezzi e convinzione, quindi sarà ospite del Napoli al San Paolo. Chissà che la scossa tanto attesa non arrivi proprio da una di queste tre sfide.
Questo al momento è però il futuro. Il presente si chiama Fiorentina e un paziente malato non può permettersi di spingere il proprio sguardo troppo oltre. Deve soltanto badare al presente, cercando di migliorare giorno dopo giorno. Magari affidandosi ai ricordi per recuperare quello stato di salute che al momento gli manca.