Calciomercato.com

  • Getty Images
    Genoamania: nel sabato di Pasqua, Juric resusciterà il Grifone?

    Genoamania: nel sabato di Pasqua, Juric resusciterà il Grifone?

    • Marco Tripodi

    Eravamo rimasti all'immagine del quarto uomo di Pescara-Genoa che chiedeva a Ivan Juric se poteva evitare di concedere recupero. La risposta affermativa dell'allenatore croato sembrava la resa definitiva di un uomo che ormai aveva perso qualsiasi controllo sulla propria squadra. Ed infatti di lì a poche ore il fantasma dell'esonero si materializzò inesorabilmente.

     

    FERITA - Otto settimane più tardi si riparte proprio da quel fotogramma, più esplicito e potente di mille parole.

    Quello che avvenne quel pomeriggio di metà febbraio all'Adriatico è rimasto un ricordo difficilmente cancellabile nella memoria dei tifosi rossoblu. Ma conoscendo la tempra del pirata balcanico, anche lui farà fatica a scordarsi la prestazione di un collettivo che ormai aveva mollato ogni ormeggio, andando alla deriva senza alcun controllo.

    Una ferita aperta per l'orgoglioso tecnico che sicuramente non avrà perso l'occasione per rimembrare l'episodio anche ai di nuovo suoi giocatori lo scorso lunedì, appena rimesso piede al Signorini.

     

    RIPARTIRE - La domanda che sorge ora nella testa di tutti i genoani, e non solo, è inevitabilmente una: riuscirà Juric a fare ciò che non ha fatto prima? Non dimentichiamo che se Mandorlini è stato cacciato per aver ottenuto la miseria di quattro punti in sei gare, Juric nelle sue ultime nove ne aveva collezionati appena due. Scrutando questi dati non sembra molto probabile un'immediata resurrezione del Grifone, neanche nel sabato che precede la Pasqua. Anche perché l'avversario che arriverà al Ferraris, la rampante Lazio di Simone Inzaghi, non appare proprio un soggetto disposto a fare la figura dell'agnello sacrificale.

    Il calcio però spesso vive dinamiche oscure, fatte di episodi impronosticabili. E allora visto che sperare non costa nulla, è giusto avere fiducia e pazienza in Juric. Chissà che non riesca quel miracolo che il suo predecessore non è riuscito a compiere.

     

    Senza farsi troppe illusioni occorre tuttavia sottolineare come le difficoltà non manchino. Tra infortuni, squalifiche e partenze, in meno di due mesi Juric si ritrova tra le mani una squadra molto diversa da quella che aveva lasciato suo malgrado. L'unica cosa rimasta intatta rispetto a febbraio sembra l'umore sempre più depresso di uno spogliatoio smarrito. Non proprio il massimo per cercare di ripartire...

     

    Altre Notizie