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    Genoamania: la vera salvezza è la retrocessione

    Genoamania: la vera salvezza è la retrocessione

    • Marco Tripodi
    L'ultima goccia è caduta ieri. L'ennesima stilla, quella in grado di far tracimare un vaso già colmo da tempo, si è aggiunta al termine di un'altra giornata amarissima per gli amanti del Grifone. Un pomeriggio come tanti, troppi, il popolo rossoblù ha dovuto sopportare nell'ultimo triennio. Un'agonia che pare interminabile , interrotta soltanto parzialmente da brevi illusioni che svaniscono rapide come sono arrivate.

    Se il Genoa ieri ha rimandato ancora l'appuntamento con una vittoria che nel derby manca ormai da 35 mesi il perché è abbastanza evidente e gli arbitraggi, francamente, c'entrano ben poco. Da una parte c'era una formazione figlia di un progetto tecnico a medio-lungo termine, scesa in campo sapendo bene cosa fare; dall'altra un'accozzaglia di giocatori messi assieme alla bene e meglio qualche settimana fa e che nei prossimi mesi verrà ancora una volta smantellata. A guidarli un timoniere probabilmente arrugginito dopo mille battaglie e tanto tempo trascorso nel salotto di casa. L'ennesima scommessa persa da parte di una società che dopo aver dato un calcio nel sedere al miglior tecnico emerso nell'ultimo decennio non ha saputo più sostituirlo.

    A questo punto sostenere il Genoa non è più un atto di fede bensì una penitenza a cui vengono sottoposti domenicalmente milioni di appassionati. Tifosi disposti a dare tutto per quei colori ma che in cambio ricevono solo sberleffi da una dirigenza il cui unico obiettivo è palesemente quello di ingrassare le proprie casse. Dal 2016 ad oggi il Genoa ha perso qualsiasi prospettiva sportiva, diventando semplicemente una società di trading più di quanto non fosse già prima, quando almeno qualche risultato sporadico lo si riusciva ad ottenere. L'unico traguardo vagamente agonistico inseguito dalla proprietà è ora la sopravvivenza del club perché conscia che la sua sparizione significherebbe un tracollo finanziario anche per se stessa.

    Forse giunti a questo punto l'unica soluzione sarebbe quella che invocano tanti tifosi esasperati: un doloroso ma rigenerante bagno di umiltà derivante dal ritorno in Serie B. Una scossa che potrebbe risvegliare un paziente ormai moribondo anche se il rischio è quello di perderlo in maniera definitiva facendo la medesima fine capitata in questi anni ad altri gloriosi club. Per informazioni rivolgersi ai tifosi del Palermo. Ma arrivati a questo punto forse è giunto davvero il momento di svuotare questo secchio.

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