Getty Images
Genoamania: forse è tutta fiction. O forse no...
Forse coloro che tutto sanno per una volta si sbagliano. Forse il calcio è davvero più imprevedibile di quanto si creda. Forse è davvero tutto reale.
Dopo aver vissuto l’epilogo di Genoa-Juve è lecito farsi sorgere dei dubbi. Una squadra ormai virtualmente defunta (sportivamente parlando) che arrivata ad un passo dall’inferno ritrova all’improvviso la strada che può trattenerla in paradiso. Ad indicargli la via il gesto del suo capitano coraggioso, che all’ultimo istante redime se stesso e i suoi compagni, riscrivendo il finale del copione proprio sui titoli di coda. Sembrerebbe un film di Hollywood. Uno di quelli dall’epilogo apparentemente impensabile ma in realtà assolutamente scontato. Tutto troppo perfetto per non essere stato pianificato. O almeno così pensa chi crede di non farsi abbindolare.
Certo, ciò che sta accadendo quest’anno in Serie A, a tutte le latitudini, è qualcosa di anomalo e di difficilmente preventivale. Un torneo inedito in cui a pochi giri di lancetta dal triplice fischio della stagione tutto è ancora possibile. Un campionato dal livello tecnico mediocre ma in grado ugualmente di far vibrare forte il cuore di tutti gli appassionati. Almeno quello di coloro che non pensano di assistere al wrestling e che in quanto sta accadendo vedono giustificati i propri dubbi.
La verità, probabilmente, è però più semplice e meno ricca di intrighi di quanto si possa immaginare. La verità è che la grandezza del calcio sta, da sempre, proprio nella sua imprevedibilità. La storia del gioco più seguito al mondo è piena di episodi del genere. E non basterebbe un’enciclopedia per elencarli. Davide che abbatte Golia. Partite ribaltate quando non pareva più possibile. Calciatori che da brutti anatroccoli diventano cigni quando nessuno se lo aspetta. Un po’ come accaduto ieri sera a Marassi. Le motivazioni in grado di spiegare tutto ciò in maniera logica e razionale sono molteplici ma anche meno affascinanti delle sempre più diffuse teorie del complotto.
Forse però hanno ragione loro. Quelli che credono che tutto sia finto. Forse è davvero solo un teatro, di cui noi tifosi siamo gli spettatori più o meno inconsapevoli. Un reality show con poco realtà e troppa fiction. O forse no. Forse la magia del calcio ci insegna ancora una volta che tutto può succedere. Nel rettangolo verde come nella vita. E se così non è, non me lo dite. Io preferisco non saperlo e continuare ad attendere con ansia il prossimo capitolo di un romanzo che, nonostante tutto, continua a sorprendermi.