Genoamania: adda passà 'a nuttata
Nella terra di San Gennaro e nello stadio dedicato a San Paolo, il miracolo non c'è stato.
Almeno non quello invocato dai tifosi del Genoa, ormai ridotti a sperare in un intervento ultraterreno per vedere la propria squadra uscire da questo turbine di negatività che l'avvolge da quasi due mesi.
Non che le premesse per vedere un risultato diverso dalla vittoria del Napoli fossero molte, però per più di un tempo il Grifone ieri sera aveva retto bene di fronte alle sfuriate di Hamsik e compagni. Appariva tuttavia inevitabile che prima o poi il fortino rossoblu fosse destinato a crollare. E così in effetti è stato, non appena un signore belga con la maglia azzurra numero 14 ha deciso di occuparsi personalmente della pratica, agevolando il lavoro ai compagni e lasciando loro pure le luci della ribalta.
Ma oltre alla straordinaria prestazione di Mertens, un segno indelebile sulla gara l'ha lasciato, suo malgrado, un altro singolo, questa volta vestito di rossoblu. L'infortunio che ha costretto Veloso a lasciare il campo prima del riposo è una mazzata pesantissima per il Genoa. Non tanto per la gara di ieri, il cui esito probabilmente sarebbe stato il medesimo anche il portoghese attivo fino al 95', quanto per il futuro del collettivo di Juric.
Quanto sia importante il regista di Coimbra negli equilibri tattici genoani lo si è visto in queste lunghe settimane in cui è stato bloccato in infermeria. Proprio il suo ritorno sembrava potesse riportare la luce ad una squadra spenta ed invece la ricaduta di ieri sera rischia di compromettere definitivamente la stagione sia del giocatore che della squadra.
Anche perché il nuovo stop di Veloso arriva in un momento in cui al Genoa non saranno più concessi passi falsi. Se la sconfitta del San Paolo era non soltanto preventivabile ma di fatto anche accettabile, altrettanto non accadrà nel caso la vittoria, ormai assente da otto turni, non dovesse ritornare già dal prossimo impegno.
Il calendario del Genoa non lascia alternative al suo allenatore. Nelle prossime tre giornate i rossoblu saranno attesi dalle trasferte in casa delle pericolanti Pescara, unica squadra ancora a secco di vittorie in questo campionato, ed Empoli, inframezzate dalla gara interna contro un'altra diretta concorrente, il Bologna. Inutile nascondere come dalle parti di Villa Rostan si aspettino un bottino importante da questo trittico, che tra l'altro farà da preludio al derby con la Sampdoria. Anche perché, se così non fosse, allora il Grifo dovrebbe seriamente cominciare a guardarsi alle spalle, magari cercando soluzioni diverse in chiave tecnica.
Mai come adesso, quindi, per Juric la situazione è estremamente delicata e in casa Genoa la notte è sempre più buia. Chissà se di ritorno da Napoli, un assiduo lettore come il croato ha avuto modo di ripensare ad una delle più celebri frasi di Eduardo De Filippo: “Adda passà a nuttata”. Una massima ormai entrata nel nostro patrimonio linguistico alla quale un altro illustre commediografo, Gilberto Govi, risponderebbe con un eloquente e genovesissimo: “Speremmu!”.