Non solo Izzo.
Il difensore partenopeo del Genoa, autore dell'autogol decisivo nel derby di sabato scorso, è in buona compagnia. Prima di lui infatti altri sette rossoblù hanno inciso nel modo sbagliato il proprio nome nel tabellino della stracittadina.

A cominciare da Benedetto De Angelis che esattamente sessant'anni fa regalò la vittoria in rimonta alla Sampdoria fissando il definitivo 3-2. Otto anni più tardi, nel 1964, toccò a Glauco "Nino" Gilardoni in un derby che il Grifo vinse comunque 2-1, mentre nel novembre del 1973 fu il turno di Claudio Maselli.

Orribile, poi, la stagione 1983-'84 nella quale sia all'andata che al ritorno i rossoblu si autoflagellarono prima con Mario Viola (2-2 il finale) e poi con Mario Faccenda (2-0 per la Samp).

In anni più recenti si ricorda l'autorete di Andrea Fortunato, nel derby del 1992 stravinto 4-1 dai doriani. L'ultimo a segnare nella propria porta, prima di sabato, fu Cesare Bovo quattro stagioni fa.

Insomma Izzo si consoli: se passerà alla storia delle sfide della Lanterna non sarà solo.