Genoa, la favola senza lieto fine del professor Corradi
La favola di Alberto Corradi non ha avuto il lieto fine.
Titolare della panchina rossoblù proprio nella gara più sentita dell'anno, lui che fino a tre anni fa faceva il professore scolastico ed allenava tra i dilettanti savonesi, al triplice fischio il vice di Juric non ha neanche potuto festeggiare il suo esordio nel grande calcio.
Il derby è andato alla Sampdoria, anche grazie ad alcuni episodi sfortunati, e per Corradi è arrivato il momento di restituire il timone del comando al suo capitano: “Torno al mio ruolo silente al fianco di Ivan – ha dichiarato al Secolo XIX – ma questa resta una favola che sento mia e mi porterò sempre dietro. Oggi sono un allenatore e mi sento appieno in questo ruolo al fianco di mister Juric”.
Uomo di lettere e di campo, Corradi sa bene che l'avventura vissuta sabato sera è qualcosa di straordinario: “La vità è strana – ha proseguito – ogni tanto ti arrivano opportunità. Io sono stato bravo a coglierle e a valorizzarle. Purtroppo non a tutti questa fortuna arriva, spero di essere di esempio e da stimolo per tutto quel movimento calcistico dilettante ligure dove ci sono grandi allenatori e grande passione”.
E proprio tra i mister del panorama regionale si trovano i grandi ispiratori di Corradi: “I miei riferimenti sono sempre stati Sacchi e Zeman – ha concluso il tecnico – ma anche dei grandi a livello locale come Derio Parodi, Claudio Nucci e Luca Monteforte”.
La favola del debuttante al derby non è finita bene. Ma la favola di Alberto Corradi non è ancora terminata...