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Genoa in ansia per Messias: il brasiliano uscito malconcio dalla sfida con il Verona
TRASCINATORE - Autore del gol che ha permesso al Grifone di passare il turno in Coppa Italia a metà mese e di fermare sul pareggio l'Inter sette giorni più tardi, il brasiliano anche nei successivi impegni contro Monza e Verona, pur non comparendo più nel tabellino della gara, è risultato essere una pedina fondamentali negli schemi del tecnico biellese. Non a caso ieri sera proprio dai suoi piedi sono arrivate alcune delle insidie maggiori per la porta di Montipò. Soprattutto in avvio di ripresa l'ex Milan ha mostrato una volta di più quelle che sono le sue doti, saltando con un doppio sombrero all'altezza della linea di metà campo due avversari, per poi incunearsi in mezzo alla coppia centrale della difesa veronese e calciare a rete con un tocco morbido che ha lambito il palo destro della porta gialloblù. Un numero da urlo che se fosse andato a buon fine sarebbe entrato di sicuro tra le nomination per il gol dell'anno.
TALENTO FRAGILE - D'altronde la classe di Messias non è sorprende nessuno. Il suo bagaglio tecnico è noto e riconosciuto da tutti. Un talento cristallino almeno quanto quel fisico la cui fragilità ne ha condizionato la carriera. Proprio la vulnerabilità di un corpo troppo spesso soggetto a guai di vario genere rappresenta l'incognita più grande per questo straordinario calciatore. Inevitabile, dunque, che ogni volta che lo si vede abbondare il campo il pensiero comune corra subito all'infermeria, luogo che il 33enne di Ipatinga conosce fin troppo bene. Per fortuna, però, la sostituzione subita ieri sera a pochi minuti dal 90' non sembra rientrare in questa casistica.
SOSPIRO DI SOLLIEVO - Malgrado l'apprensione generale di chi più che dei tre punti lasciati sul campo dal Genoa a fine gara di preoccupava di un possibile stop per il migliore dei rossoblù, a gettare acqua sul fuoco ci ha pensato nel post-partita mister Gilardino. “È uscito per fatica, mi auguro non sia nulla di grave” ha spiegato il tecnico a fine gara, lasciando trasparire un auspicio che è quello di tutto il popolo genoano. In soccorso del Genoa, del suo allenatore e dei suoi tifosi, oltre che dello stesso Messias, arriva comunque la sosta del campionato. Due settimane di pausa che non possono che far bene al brasiliano e al suo tentativo di pensare alla gara con il Verona soltanto come una partita persa senza ulteriori danni collaterali.