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Genoa, il futuro passa anche da Ekhator: il "gemello" Ahanor e il piano di Gilardino in ottica prima squadra
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Età e ruoli differenti, origini e (probabilmente) destini molto simili. Honest Ahanor e Jeff Ekhator (in gol nell'amichevole contro il Venezia) rappresentano forse meglio di altri la ricchezza di quell'inesauribile miniera di campioni che è il vivaio del Genoa. Una fucina di talenti in grado di regalare negli ultimi due decenni al nostro calcio fior di professionisti. Una lista talmente lunga che provare a riassumerla elencando anche solo pochi nomi sarebbe necessariamente un esercizio arbitrario e lacunoso. Meglio lasciar perdere, dunque, e concentrarsi solo su chi presto potrebbe ricalcarne le orme. Come Ahanor ed Ekhator. Nomi forse sconosciuti a più ma ben nomi agli osservatori del nostro calcio.
DOPPIO TALENTO - Classe 2008, difensore centrale o esterno sinistro, nato ad Aversa il primo; due anni più 'vecchio', punta, nato a Genova il secondo. Ad accomunarli, oltre alle doti fisiche e calcistiche donate loro da Madre Natura, anche le medesime radici nigeriane e un possibile futuro nelle nazionali azzurre. E ovviamente la maglia del Grifone. Quella che indossano fin da quando erano Pulcini e con cui hanno illuminato l'ultimo campionato Under 18, trascinando i rossoblù di Gennaro Ruotolo alla conquista dello Scudetto di categoria.
DUTTILE ED ESPLOSIVO - Mancino puro ma estremamente duttile, Ahanor dopo aver rappresentato la stella più luminosa del Genoa Under 16, in primavera ha effettuato due balzi in avanti, traslocando in pianta pressoché stabile alla corte di Ruotolo e diventando il padrone della corsia di sinistra dell'Under 18. Il primo a farne le spese è stato il Milan, strapazzato 4-0 al "Vismara" in una goleada inaugurata proprio dal suo tocco sotto rete nell'ultimo turno di campionato. Una prodezza replicata contro la Lazio ai quarti di finale della Poule Scudetto. Un successo che ha dato il là alla scalata tricolore dei grifoncini conclusa il 13 giugno scorso con il 2-0 sulla Roma.
GOL E ASSIST - Se il gol per Ahanor è solo la ciliegina che completa un bagaglio tecnico fatto di brucianti accelerazioni e tempestive chiusure, per Ekhator smuovere la rete avversaria è quasi una ragione di vita. Ne sanno qualcosa i 'cugini' della Sampdoria, bloccati sul 2-2 nell'ultimo derby Primavera, dove il giovane attaccante pur giocando da sotto leva ha lasciato due volte il segno, scongiurando il KO rossoblù proprio all'ultimo secondo e lo sa bene il Venezia, contro cui ha trovato il gol del definitivo 3-1 oggi in amichevole. Genovese e genoano, Ekhator è una punta in grado di segnare ma anche di far segnare con una continuità impressionante. Lo dimostrano i 16 gol e i 10 assist confezionati nelle varie categorie nella stagione appena archiviata. Una doppia doppia che lo proietta inevitabilmente in orbita prima squadra. Le sue prestazioni non sono passate inosservate agli occhi di mister Gilardino, che ha voluto premiarne e incentivarne la crescita portandolo con sé a Moena nei quindici giorni di preparazione pre-stagionale di Badelj e compagni. Difficile ci sia spazio per lui nel roster di Serie A. Per adesso la sua presenza con i grandi è un mero riconoscimento per quanto fatto fin qui. Per la consacrazione ci sarà tempo.
Comunque andrà il futuro del Genoa, e forse anche della nazionale azzurra, passerà ancora una volta dal campo di Begato, patria del vivaio rossoblù. Un futuro che ha lo sguardo furbo e i muscoli vibranti di due ragazzi con età e ruoli differenti ma origini e magari pure destini molto simili.
DUTTILE ED ESPLOSIVO - Mancino puro ma estremamente duttile, Ahanor dopo aver rappresentato la stella più luminosa del Genoa Under 16, in primavera ha effettuato due balzi in avanti, traslocando in pianta pressoché stabile alla corte di Ruotolo e diventando il padrone della corsia di sinistra dell'Under 18. Il primo a farne le spese è stato il Milan, strapazzato 4-0 al "Vismara" in una goleada inaugurata proprio dal suo tocco sotto rete nell'ultimo turno di campionato. Una prodezza replicata contro la Lazio ai quarti di finale della Poule Scudetto. Un successo che ha dato il là alla scalata tricolore dei grifoncini conclusa il 13 giugno scorso con il 2-0 sulla Roma.
GOL E ASSIST - Se il gol per Ahanor è solo la ciliegina che completa un bagaglio tecnico fatto di brucianti accelerazioni e tempestive chiusure, per Ekhator smuovere la rete avversaria è quasi una ragione di vita. Ne sanno qualcosa i 'cugini' della Sampdoria, bloccati sul 2-2 nell'ultimo derby Primavera, dove il giovane attaccante pur giocando da sotto leva ha lasciato due volte il segno, scongiurando il KO rossoblù proprio all'ultimo secondo e lo sa bene il Venezia, contro cui ha trovato il gol del definitivo 3-1 oggi in amichevole. Genovese e genoano, Ekhator è una punta in grado di segnare ma anche di far segnare con una continuità impressionante. Lo dimostrano i 16 gol e i 10 assist confezionati nelle varie categorie nella stagione appena archiviata. Una doppia doppia che lo proietta inevitabilmente in orbita prima squadra. Le sue prestazioni non sono passate inosservate agli occhi di mister Gilardino, che ha voluto premiarne e incentivarne la crescita portandolo con sé a Moena nei quindici giorni di preparazione pre-stagionale di Badelj e compagni. Difficile ci sia spazio per lui nel roster di Serie A. Per adesso la sua presenza con i grandi è un mero riconoscimento per quanto fatto fin qui. Per la consacrazione ci sarà tempo.
Comunque andrà il futuro del Genoa, e forse anche della nazionale azzurra, passerà ancora una volta dal campo di Begato, patria del vivaio rossoblù. Un futuro che ha lo sguardo furbo e i muscoli vibranti di due ragazzi con età e ruoli differenti ma origini e magari pure destini molto simili.