
Gazzetta - Inter a rapporto: la posizione del club su Inzaghi, Mkhitaryan e Lautaro (niente squalifica)
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L'ordine dall'alto è: imparare dai propri errori in vista del prossimo mese, decisivo per il finale di stagione della squadra campione d'Italia. Attesa dallo scontro diretto per lo scudetto a Napoli e poi da un possibile derby italiano contro Milan o Juventus in Champions League. Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, non voleranno stracci e non sono previsti faccia a faccia spigolosi: il dialogo costante tra tecnico, squadra e società si arricchirà solo di un capitolo, ma in un momento decisivo per davvero.
Il discorso di Mkhitaryan non è piaciuto ai tifosi, ma non ha creato fastidio in società: l'armeno ha lo status per pronunciarsi, una certa superficialità era troppo evidente per essere taciuta. Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, tocca a Inzaghi risolvere una volta per tutte il bug degli scontri diretti. E Simone non sarà tenero, come non lo è stato domenica davanti alla tv: "Per arrivare dove vogliamo non basta quello che stiamo facendo".
Viene vista come un buon segno pure la rabbia a fine gara di Lautaro: il sentimento del capitano deve contagiare. A proposito, sempre secondo la Gazzetta dello Sport, l'attaccante argentino non potrà essere squalificato per espressione blasfema perché non basta la lettura del labiale e manca la prova audio. Quindi, per giurisprudenza sportiva ormai pacifica, manca la certezza assoluta del fatto (in particolare su "dio" e "zio").
Ultimo capitolo dedicato ad Hakan Calhanoglu. Dopo l'infortunio al polpaccio il rendimento del regista turco è calato drasticamente, tanto da renderlo il punto debole del centrocampo nerazzurro. Il problema è soprattutto fisico: come si legge sulla Gazzetta dello Sport, il piano di Inzaghi prevede un'ulteriore crescita del suo minutaggio da qui allo scontro diretto di Napoli, dove all'Inter servirà il vero Calha.