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Garcia: 'Ilary? Totti è arrivato a questi livelli a 40 anni grazie alla sua famiglia'
SUL SUO FUTURO - "Aspetto un progetto ambizioso, ma sono paziente. Arriverà qualcosa, anche perché non vedo l’ora di tornare ad allenare. Al momento sto vivendo ancora a Roma e sto bene. In Italia la cosa più bella è la passione per il calcio, la gente vive di calcio, mangia calcio e parla di calcio. Mi piace la vostra lingua, sono diventato un italiano d’adozione".
SU TOTTI ANCORA IN CAMPO - "Ci voleva solo il suo compleanno per farmi uscire dal mio silenzio stampa. E’ difficile dire qualcosa di originale su di lui. Posso solo dire che quando sono arrivato alla Roma l’ho trovato come mi immaginavo: come tutti i grandi campioni è una persona umile e sempre al servizio della squadra. E’ stato il primo giocatore con cui ho parlato quando sono venuto a Roma e l’ho trovato un uomo di grande classe e soprattutto un giocatore ancora molto motivato. Una delle prime domande che gli ho fatto era se fosse ancora motivato e la risposta l’ho avuta sul campo: è stato un onore allenarlo”.
SUL RICORDO PIU' BELLO LEGATO AL CAPITANO - "Forse l’unica cosa che manca nella sua carriera è stata quella di non aver vinto la Champions League. Uno dei miei obiettivi era vincere qualcosa con lui e non ci sono riuscito purtroppo. Il più bel ricordo che ho di lui è stata la doppietta alla Lazio ma soprattutto il gol al Manchester City che ha fatto di lui il giocatore più anziano ad aver segnato in Champions".
SULLA COSA PIU' STUPEFACENTE VISTA FARE A TOTTI - "Se a 40 anni sta ancora giocando ad alto livello vuol dire che fisicamente è una forza della natura e vuol dire che è stato un grande professionista. Ha la capacità di vedere le cose prima di tutti e la qualità tecnica di fare quello che ha visto nella testa. Quando gioca di prima è fantastico, solo lui può fare delle giocate del genere. Lui come Zidane? Fa parte dei più grandi giocatori della storia del calcio. Ho visto che l’anno scorso quando è entrato ha segnato o fatto degli assist, come sempre in carriera. Lui si diverte ancora e il calcio è così, spettacolo e divertimento".
SUL REGALO PER I 40 ANNI DI TOTTI - "Se avessi potuto gli avrei regalato la Champions League. La sua unica squadra è stata la Roma e questa cosa è bellissima e incredibile. Ha seguito il suo grande amore e ha dedicato la sua vita calcistica alla maglia della Roma, ma forse si è privato di vincere qualche trofeo in più".
SULLE POLEMICHE LEGATE ALLE MOGLI DEI CALCIATORI - "In questo mestiere devi essere pronto a tutto, soprattutto oggi con i grandi mezzi di comunicazione che rendono tutto più complicato. La famiglia di Totti è bellissima, lui ha trovato equilibrio in casa e anche questo aspetto ha contributo alla sua lunga carriera".