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Galliani, Berlusconi e la squadra sotto accusa: Milan, ora c'è l'esame San Siro
CESSIONE SOCIETA' - E' la prima partita casalinga da quando la trattativa tra Fininvest e la cordata cinese (ancora non noti i nomi degli investitori) è entrata nel vivo e si avvicina a una conclusione: Silvio Berlusconi deve decidere se acconsentire a un patto di esclusiva che potrebbe portare entro giugno a un accordo preliminare per la cessione della maggioranza delle quote oppure dire no ancora una volta e tenersi il suo Milan. La posizione dei tifosi su questo punto è abbastanza chiara: i supporter hanno più di una volta ringraziato Berlusconi per i successi nei suoi trent'anni di presidenza, ma allo stesso tempo hanno evidenziato come l'impegno economico e gestionale sia calato di anno in anno e per questo sia meglio vendere a chi possa garantire più risorse per rilanciare la squadra. Ancora una volta dunque i tifosi chiederanno a Berlusconi di cedere e questa volta l'ex Cavaliere sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità.
POST CDA: GALLIANI NEL MIRINO - Grande attesa anche per vedere le reazioni dopo l'accesa assemblea dei soci svoltasi giovedì e che ha visto i piccoli azionisti scagliarsi ferocemente contro Adriano Galliani: l'ad ha incassato, oltre alle accuse rivolte ad altri membri del Cda, accuse per l'operato in sede di mercato, che ha contribuito secondo azionisti e molti tifosi al rendimento ai minimi termini delle ultime tre stagioni; in particolare nel mirino, oltre ad acquisti sbagliati, le alte spese per commissioni ad agenti e intermediari. La contestazione a San Siro non è una novità per Galliani, i toni forse saranno ancora più forti.
SQUADRA SOTTO ACCUSA - Berlusconi e Galliani, ma i tifosi ne avranno anche per i giocatori e per l'allenatore Cristian Brocchi: la maggior parte dei sostenitori non ha digerito l'esonero di Mihajlovic, stupiti soprattutto dal tempismo della decisione (6 giornate dal termine del campionato) e i risultati arrivati dopo il cambio in panchina hanno acuito il malumore. Due le principali colpe imputate alla squadra: gioco latitante e atteggiamento poco combattivo e rinunciatario in campo. Già contro il Carpi la Curva Sud aveva rifiutato il saluto della squadra al termine della partita, non sorprenderebbe una contestazione già nel pre-partita e bisognerà vedere se i giocatori reggeranno la pressione. Brocchi in conferenza lo ha ricordato: "La cosa più difficile per un calciatore del Milan è reggere San Siro". Ecco che dunque la domenica al Meazza diventa un vero e proprio esame, per tutto il Milan.