Paolini, 35 mila volte disturbatore in tv: gay? Cassano assolto, Cecchi Paone no
Gabriele Paolini, il famoso 'disturbatore' dei collegamenti in diretta televisiva, date le recenti apparizioni negli appostamenti caldi del calcioscommesse, spiega a CM cosa lo spinge ad esibirsi nelle sue performance.
"Il mio obbiettivo è quello di decontestualizzare la televisione: scomporla e ricomporla utilizzando il mio corpo come presenza indesiderata. Le motivazioni che mi spingono ad agire in questo modo vanno ricercate nella mia adolescenza quando subii abusi dal prete di famiglia (Don Vittorio Damiani, suicida a Bergamo nel 2003). Per intenderci, io amo la vita, ma così come allora mi piaceva pensare che acconsentendo alle violenze, in un certo senso, fottevo il sistema ora, presenziando fisicamente e indesideratamente alle dirette tv, spero di far capire alle persone che la televisione è uno strumento brutale se utilizzato come viene utilizzato dalla nostra società".
Lei detiene il Guinnes World Record per il maggior numero di 'sabotaggi' televisivi che a marzo 2012 ammontano a 35.000.
"Sì, è un record che detengo dal 2002 e che mi fa molto piacere. La mia missione principale è quella di restituire la cosidetta 'TV pubblica' al popolo. La vera TV pubblica, invece di occuparsi della diffamazione o della esaltazione di questo o quell'altro personaggio pubblico, dovrebbe farsi carico delle lotte contro la pedofilia, contro le violenze sulle donne e contro l'AIDS".
Perchè la stiamo vedendo spesso nelle dirette dalle appostazioni giornalistiche del calcioscommesse?
"Sono un grande tifoso di calcio e credo che tutto questo scandalo possa rispecchiare il marciume che esiste anche ai piani alti della società".
Cosa pensa delle parole di Antonio Cassano in merito al fatto che all'interno della Nazionale ci potrebbero essere calciatori gay?
"Le parole di Cassano non fanno male, non ci si può offendere per una parola detta male e fuori posto. Quello che non mi va giù è l'ipocrisia dimostrata da Alessandro Cecchi Paone. Se davvero ha avuto relazioni con alcuni calciatori della Nazionale che faccia i nomi, altrimenti sono costretto a pensare che si tratti solo di una trovata pubblicitaria".
E' da un po' di tempo che la vediamo nei suoi 'sabotaggi' in compagnia di un ragazzo. E' un allievo?
"Sì, si può definire così. Si chiama Niki Giusino ed è un ragazzo di 19 anni. Ci siamo conosciuti 6 mesi fa a Roma durante la manifestazione in favore della comunità cinese. Mi ha avvicinato, mi ha chiesto delle dritte e da allora, quando possibile, ci esibiamo insieme".