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Gabbiadini: 'Sampdoria una famiglia. Torneremo a giocare per un obiettivo'
Ora Manolo sta bene, ma ovviamente rispetta la quarantena. Allenamento? "Solo allungamento per la schiena. Non posso fare sforzi in questo periodo e non voglio nemmeno farli perché, come dicevo prima, non bisogna sottovalutare nulla" ha detto a La Gazzetta dello Sport. E al ritorno al calcio, nemmeno ci pensa: "Per adesso no perché ci vorrà ancora un po’ di tempo e la battaglia più importante da vincere è quella contro il coronavirus. I campioni sono i medici,gli scienziati, gli infermieri:tutti quelli che stanno lottando per noi. Il calcio, poi, ripartirà e sarà bellissimo. Il rinvio dell’Europeo apre una finestra importante nel calendario: adesso battiamo il virus e poi torniamo a sfidarci sul campo".
All'interno della Sampdoria si sono cementati i rapporti, proprio a causa dell'emergenza: "La Samp si sta confermando una famiglia. Ci sono stati tanti positivi, compreso il dottore che adesso sta meglio. Siamo tutti in contatto via chat e sappiamo che quando riprenderemo a giocare dovremo dare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo. Tutti insieme,con la società, abbiamo aderito a un progetto benefico a favore dell’Ospedale San Martino. Siamo distanti ma uniti anche noi e sa cosa le dico? Quanto tutto questo finirà, ci godremo di più la nostra Italia che è bellissima. A volte ci perdiamo dietro a stupide rivalità di ogni genere, ma poi ci sono delle situazioni che ci fanno riscoprire più uniti e forti di prima. I nostri nonni o bisnonni hanno fatto la guerra, noi dobbiamo solo stare attenti e seguire le direttive per battere il virus. Dobbiamo farlo per noi,per le nostre famiglie e per i medici che si stanno sacrificando tantissimo per tutta la popolazione. E il loro sacrificio - conclude - deve essere ripagato".