NurPhoto via Getty Images
Frosinonemania: Cuore, coraggio e qualità. I giallazzurri continuano a stupire
LATO UMANO E TECNICO - In primis, il lato umano emerge in ogni declinazione possibile. E non è casuale, visto che lo stesso Di Francesco aveva attribuito grande enfasi al concetto di “Noi” sin dalla prima conferenza stampa di presentazione. Ed effettivamente, il rettangolo verde lancia dei segnali chiarissimi all’esterno sotto tale punto di vista. Il Frosinone, in ogni suo interprete, sta dimostrando compattezza e unità di intenti. Dall’applicazione al coinvolgimento totale in termini tecnici nello sviluppo di un gioco offensivo, ogni voce riesce a trovare convergenza con il progetto portato avanti. Poi, chiaramente, il lato tattico alimenta l’espressione di giudizi di elogio. La reazione avuta domenica con il Sassuolo, ad esempio, è stata veemente ed esaltante, così come il 4-2 finale. Una conseguenza inevitabile delle idee cavalcate nel solco di un calcio propositivo. Ed ecco che il doppio vantaggio acquisito dall’undici di Dionisi, agevolato da alcune pressioni sbagliate ma indirizzate da risalite del campo ben condotte, è stato ribaltato senza fronzoli. In questo contesto, emerge il contributo dei singoli. Soulé ha illuminato la partita, ritagliandosi un ruolo decisivo a suon di talento e qualità. Ma Di Francesco è riuscito a sorprendere sfruttando l’apporto di Gelli, pedina fondamentale per muoversi sui binari di un gioco offensivo e denso di opportunità di sviluppo. Collocato stabilmente sulla trequarti a sinistra, a ridosso della prima punta, pronto ad accorciare, a garantire inserimenti ed a palleggiare. La sua probabile assenza venerdì con la Salernitana a causa di qualche problema fisico, unita a quella di Harroui, peserà non poco. Da non sottovalutare, rimanendo sul campo, l’utilizzo che viene fatto di Oyono e che assegna un respiro europeo a quanto offerto. Terzino destro sulla carta, è il classico calciatore moderno che può fare tutto. Venire in mezzo a giocare, far partire la prima fase di costruzione o alzarsi addirittura sulla linea degli attaccanti come accaduto con l’Udinese. Domenica è stato, dopo Soulé (78), il volto frusinate che ha toccato il numero più alto di palloni (74). I miracoli di Turati, uniti alla doppietta di un sontuoso Mazzitelli, hanno fatto il resto. Ed i ciociari si godono il gran momento, sognando ad occhi aperti.