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Inter, Frattesi scalpita per un'occasione: Inzaghi vuole risolvere il suo problema
ANCORA DECISIVO – Come se non fosse bastato il gesto a Leao nella stracittadina, a rendere Davide Frattesi un idolo della propria tifoseria, ci hanno pensato le più che convincenti prestazioni in campo. Anche nella serata di ieri, l’azzurro ha lasciato il segno: è sua la conclusione dal quale parte il pareggio firmato da Lautaro Martinez. Un assist sì, l’ha ammesso lui stesso nel post partita, un po’ fortunoso ma che comunque testimonia la sua centralità in campo, il suo essere capace di trovarsi al posto giusto al momento giusto. Ha sorpreso il suo mancato inserimento nella mischia sin dal 1’ a San Sebastian ma anche (e soprattutto) da sesto uomo – per prendere in prestito un termine cestistico – ha sempre posto la sua firma. Non a caso, è sua la firma sul quinto gol dei nerazzurri nel derby che ha definitivamente steso la compagine rossonera nell’ultimo turno di campionato. E ora c’è bisogno di capire un dato di fatto importante: Frattesi è il dodicesimo titolare a disposizione di Inzaghi o merita un’occasione dal 1’ e non a sfida in corso?
NON E’ UN PROBLEMA – Per analizzare e provare a dare una risposta a questo quesito, si deve ripartire dalle sue stesse dichiarazioni al termine della partita contro la Real Sociedad, rilasciate a Mediaset: “Portare a casa un punto era fondamentale, iniziare con un ko non sarebbe stato il massimo. Se mi aspetto di partire da titolare? Non è un problema, lo sa il mister e lo sanno tutti. Non sono uno che fa casino se non gioca; quando mi verrà data l'opportunità, darò il massimo sia dal 1' che a partita in corso". Non è un problema (anche perché, a essere chiari, ogni tecnico vorrebbe avere a che fare con queste problematiche) ma un’occasione da sfruttare con coscienza e acume. È evidente che Frattesi sia uno degli esempi più virtuosi di centrocampisti box to box, dinamici, moderni, abili sia da incontrista che da incursore e con una spiccata sensibilità agli inserimenti e al senso del gol. In Italia – e la Nazionale, nel quale si sta ritagliando un posto importante, come dimostrato dalla doppietta a San Siro contro l‘Ucraina – è difficile trovare un giocatore altrettanto decisivo e con queste qualità. Ma un’altra evidenza ce la porta il campo: l’Inter, con Frattesi negli 11, è una squadra maggiormente dinamica, forse meno fluida ma più verticale. Non a caso, le accelerazioni maggiori nelle azioni dei meneghini partono proprio dai suoi piedi (oltre che da quelli di Lautaro e Thuram). Dunque Frattesi, a bassa voce, senza pretese, in realtà ha fatto ben capire le sue intenzioni: mettere sempre più in difficoltà il suo allenatore. Reclama spazio l’azzurro anche se sarà complesso per l’ex Sassuolo stravolgere l’armonia del centrocampo dell’Inter e della triade al quale Inzaghi ha affidato le chiavi della mediana. Ma le occasioni ci saranno (una può arrivare questo weekend contro in casa dell'Empoli), toccherà a Frattesi farsi trovare pronto, com’è sempre stato sino a ora. Il club di Viale della Liberazione può contare su Frattesi, il dodicesimo titolare (di lusso) di Inzaghi, un giocatore che sta mostrando, ogni match che passa, quanto quest’estate avesse voglia di vestire nerazzurro, tanto da metter da parte ogni offerta della Premier League e dal non farsi lusingare dall’interesse del Milan, sin dall’inizio delle trattative. Una decisione che sta rispettando le aspettative: dell’Inter, di Inzaghi e (forse) anche di Frattesi.