Inter-Milan, il derby dei 'what if'. Frattesi, Thuram e Leao: tutti i retroscena sul mercato
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MARCUS THURAM – Partiamo dai più recenti in ordine temporale. Primo su tutti, il figlio d’arte Marcus Thuram. Il figlio di Lilian – bandiera della Juventus – sembrava destinato a vestire la maglia rossonera, durante l’ultima parte dell’era Maldini-Massara. Dopo essersi svincolato dal Borussia Monchengadbach il 1° luglio, il Milan si era mosso in anticipo, dimostrandosi la società più interessata al francese. Superata la concorrenza del PSG, per l’attaccante transalpino era pronto un contratto di 5 anni a 4 milioni di stagione. Sembra tutto fatto, sino al contro sorpasso dell’Inter che offre 6 milioni al centravanti. Thuram accetta e diventa il 9 nerazzurro.

DAVIDE FRATTESI – Altro retroscena estivo. L’Inter sfrutta gli ottimi rapporti con il Sassuolo e si assicura le sue prestazioni in prestito con obbligo di riscatto. 6 milioni immediati, 5 di bonus con l’obbligo che scatta a febbraio 2024, più il 10% dell’eventuale futura rivendita. Beffato il Milan? Più o meno. I rossoneri hanno smentito di aver partecipato a un’asta per il giocatore. Di diversa opinione il suo agente Riso che ha ammesso di aver parlato con Moncada e Furlani. Alla fine, però, Frattesi è diventato un giocatore dell'Inter, con buona pace dei cugini rossoneri.
MARKO ARNAUTOVIC – L’attaccante austriaco è diventato uno degli ultimi colpi del mercato nerazzurro, il giocatore che ha ereditato, nelle idee di Viale della Liberazione, il ruolo che l’anno scorso è spettato a Edin Dzeko. Ma, se Maldini e Massara fossero rimasti in sella alla dirigenza rossonera, il futuro dell’ex Bologna poteva essere a Milanello. Il fratello-agente Danijel ha confermato di aver parlato con due top club italiani, compreso lo stesso Milan. Un’idea sfumata con la triade Moncada-Furlani-D’Ottavio che ha virato su altri elementi, maggiormente di prospettiva.


BENJAMIN PAVARD – Benji, affettuosamente così chiamato dalla tifoseria nerazzurro, è stato l’ultimo colpo, in ordine di tempo, di Marotta. 30 milioni più di bonus, ingaggio da cinque milioni per i prossimi cinque anni. E pensare che si riteneva che l’ex difensore del Bayern Monaco, potesse diventare un obiettivo per il Milan. Immortalato in estate mentre si allenava con una maglia di Theo Hernandez, anche Giroud ha confermato di aver parlato di Milan e di Milano a Pavard. Milano è stata ma sponda nerazzurra, al di là di ogni incontro in spogliatoio con gli amici Giroud, Maignan e Theo.

OLIVIER GIROUD – Il numero 9, il tanto atteso bomber che ha deciso il derby della svolta verso l’ultimo scudetto targato rossonero. Ma il francese, prima di vestire la maglia del Milan, ha rischiato di vestire la divisa nerazzurra. Cercato da Marotta durante l’era Conte, l’ex Chelsea e Arsenal ha rifiutato il corteggiamento dell’Inter, decidendo invece di sposare la causa di Via Aldo Rossi. Cresciuto nel mito di Shevchenko, per il francese la scelta è stata semplice. Lo scorso rinnovo sino al 30 giugno 2024 è la dimostrazione della tuttora centralità nello scacchiere di Pioli.
RAFAEL LEAO – Arriviamo e terminiamo il flashback con il nuovo numero 10 di casa Milan: Rafael Leao. È il 2019, anno in cui il portoghese diventa un calciatore rossonero, rivoluzionando il recente passato dei 7 volte campioni d’Europa. Eppure, durante il corso di quell’estate, anche l’Inter fu vicina al suo acquisto, come confermato dallo stesso Marotta durante la Milano Football Week. Alla fine, l’opinione dell’allora tecnico nerazzurro Antonio Conte – che voleva un giocatore maggiormente pronto e di esperienza – fu decisiva. Il Milan ringrazia.
