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    Framing Britney Spears: il documentario che riporterà la luce nella vita della celebre popstar?

    Framing Britney Spears: il documentario che riporterà la luce nella vita della celebre popstar?

    • Luigi Calligari
      Luigi Calligari
    Può la visione di un documentario ribaltare le convinzioni che tutti si sono fatti riguardo una determinata vicenda? La risposta è sì e i motivi sono presto detti: uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione è la potenza mediatica delle case di produzione. Queste sfruttano il fatto che la società al giorno d’oggi è sempre più legata alle piattaforme digitali. Qui le persone sono sempre più connesse e possono condividere in qualunque momento ogni proprio pensiero su qualsiasi evento che si verifica, anche se è avvenuto dall’altra parte del mondo. La possibilità di diffondere contenuti ad un pubblico su scala mondiale è fondamentale per continuare ad investire in un settore come questo, che può generare effetti diversi da situazione a situazione. 

    Questo è esattamente quello che sta succedendo nella vita di Britney Spears. Ormai dal 2008 tutto il patrimonio della celebre popstar è gestito dal padre, in seguito ai diversi problemi che hanno afflitto la sua vita, con la conseguenza che Britney è costretta a dipendere dal padre anche riguardo le spese più banali. Ma le cose potrebbero presto cambiare, proprio grazie al documentario Framing Britney Spears prodotto dal New York Times. Questo prodotto raccoglie delle testimonianze che potrebbero aiutare la Spears nella sua richiesta di una gestione più limpida di tutto il suo patrimonio che porta avanti dal 2019, e che soprattutto il padre non sia più il suo tutore legale, per poter tornare ad una vita normale. È possibile guardare il documentario in streaming su Hulu, ma non in Italia a meno di possedere una specifica Vpn. 

    Intanto sui social è stato lanciato l’hashtag #SorryBritney, condiviso da diverse celebrità molto autorevoli, come ad esempio Sarah Jessica Parker e Chiara Ferragni. L’hashtag è stato lanciato dai suoi colleghi artisti per scusarsi del fatto di aver ignorato la vera portata di tutta questa situazione, e allo stesso tempo per offrire un supporto maggiore alla causa. Nel corso degli anni anche un altro hashtag è stato utilizzato in questa disputa, ovvero #FreeBritney, per testimoniare la vicinanza dei fan nei suoi confronti. Nel frattempo, Britney ha postato sui social un video riguardante l’esibizione del suo successo Toxic del 2017, che ad oggi è la sua ultima apparizione su un palcoscenico. Tre anni di assenza dalle scene musicali per una popstar sono tantissimi, ma questo è avvenuto perché come scrive la Spears nel tweet allegato al video, questo periodo le è servito per imparare a essere una persona normale e che comunque continuerà ad amare per sempre il palcoscenico. Chissà che le cose non possano presto cambiare. 
     

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