Fiorentina, Zaniolo: "Nel 2016 sono stato mandato via ma torno in famiglia. Gasperini? Zero problemi"
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Nicolò Zaniolo si è presentato in conferenza stampa da nuovo calciatore della Fiorentina. Queste le sue parole: "Arrivo con un bagaglio importante. Mi sembrava giusto ringraziare tutta la società viola, che mi ha accolto benissimo. Per me è una grande emozione tornare. Conosco quasi tutti, per me è come tornare a casa. Testa calda? Lo avete sempre detto voi. Mi sono lasciato così così con la Roma, ma non ho mai avuto problemi con nessuno."
LE PAROLE DI PALLADINO - "Come ha detto lui, non dovevo essere convinto, lo ero già. Kean? Per me è quasi un fratello. Sono felicissimo per ciò che sta facendo."
RUOLO - "Ieri abbiamo fatto una partita fantastica, sembravamo in 13. Abbiamo meritato di vincere contro una delle squadre migliori d'Europa. Voglio capire cosa vuole il mister da me, io mi metto a disposizione"
L'ADDIO ALLA FIORENTINA - "Nel 2016 la società fece altre scelte, rispettabili. Però è stata la mia fortuna. All'Entella ho iniziato a dimostrare il mio valore. Obiettivo? Magari vincere un trofeo. Chissà che la terza finale non porti bene".
ESULTANZE - "La cosa più bella di un giocatore è la gioia del gol, senza mancare di rispetto a nessuno. Esulterò sempre civilmente. Conference League? Non è scontato arrivare in fondo, i percorsi sono tortuosi. Ma l'organico nostro è importante".
GIÀ VICINO AI VIOLA - "Scelsi l'Atalanta perché credevo che allora fosse l'occasione giusta per me ma adesso che i viola mi hanno ricercato non ho avuto dubbi a tornare qui".
IL RAPPORTO CON GASPERINI - "Sono partito in ritardo di condizione. Con lui non ho problemi. Mi ha migliorato, è un tecnico fortissimo. Ha preferito altri giocatori, sono scelte legittime. Non la vedo come una rivincita. Io lo devo solo ringraziare".
LA CHAMPIONS - "Siam molto forti. Possiamo dire la nostra in ogni reparto. L'importante è mantenere la nostra identità. Arrivarci sarebbe un sogno, ma noi non ci poniamo obiettivi o imiti. Sono un esterno destro, ma posso fare anche il trequartista o la punta".
FONTE D'ISPIRAZIONE - "Facevo il raccattapalle al Franchi e vedevo Giuseppe Rossi, che mi piaceva tantissimo. Poi penso a Jovetic".
NAZIONALE - "Ho salutato Spalletti ieri. Ranieri? Lo conosco da bambino. Lui è sempre stato un vincente. Piangeva quando perdeva le partitelle. Ci avrei scommesso che sarebbe arrivato a questi livelli".
CONDIZIONE FISICA - "Quando la base è italiana è facile ambientarsi. I miei compagni sono molto forti e c'è concorrenza. E fisicamente sto benissimo".
BOVE - "Edo lo conosco perché ci siamo trovati a Roma. Un ragazzo straordinario, sempre pronto a dare una mano. E fuori dal campo è simpatico ed intelligente. Abbiamo un bel rapporto. Sarò sempre al suo fianco. Pregi e difetti? Ho un bello spunto nell'uno contro uno e il tiro da fuori. I difetti sono il piede debole e il colpo di testa".
SCOMMESSA CON KEAN - "Non gli ho promesso nulla. Ma gli promettere che gliela passerò sempre. Il 17 l'ho preso perché è il numero di un ragazzo che è morto in Turchia".
CARRIERA - "Rimpianti non ne ho. Io vivo il presente pensando al futuro. Tutte le scelte che ho fatto mi sembravano giuste. Ho ancora una vita davanti. Sono tornato in una grande famiglia".
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Gamby