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    Fiorentina: via libera per Jovetic alla Juventus

    Fiorentina: via libera per Jovetic alla Juventus

    La Fiorentina dà l'ok: dialogo possibile con i bianconeri. Il patron Della Valle: "Non ci sono tante chance che rimanga". L'affare si fa con le contropartite. Tra gli juventini Quagliarella è graditissimo a Montella. Marrone per ora incedibile.
    Juve-Jovetic, via libera viola.
    Non ci saranno altri contatti diretti, Jo-Jo è volato in Montenegro, Andrea Della Valle lascerà Firenze dopo esser atterrato ieri dalla Cina e aver propagato il suo messaggio: «Il futuro di Jovetic è nelle sue mani. È vero, non ci sono tante possibilità che resti alla Fiorentina». Il testo è chiarissimo, siamo ormai all’addio annunciato dalla proprietà viola. Non che l’annuncio equivalga alla volontà, anzi, semmai al rispetto della parola data: «Se vuole guardare altrove ha la mia promessa di un anno fa, è libero di farlo. Deve capire e valutare lui, certo io mi auguro che rimanga ancora qui, mase scegliesse qualcosa di diverso è assolutamente da capire, finora è stato davvero molto corretto». Così, senza Jovetic, ADV vedrà presto l'agente della punta, Ramadani, ieri a Milano per l’ennesimo faccia a faccia con la dirigenza juventina, capitolo tra poco affrontato.

    Ok Juve - Altri due dettagli vanno però subito chiariti. Primo: Jovetic ha scelto di cambiare aria, è sinceramente affezionato a Firenze, ma anche intenzionato a provarsi in un top-team. Nei suoi giorni di relax deciderà la prossima destinazione, il trasloco internazionale non è la sua priorità, in cima alla lista c’è invece l’Italia, e dunque la Juventus, società che lo pressa da un anno e mezzo. Il secondo dettaglio, che contiene la vera svolta, sta poi ancora nelle parole di ADV: «Non parlo di cifre, così come non parlo di singole squadre, Juve, Manchester, Liverpool, per noi è uguale». Insomma, il gelo verso Torino ora sostituito da una ragionata indifferenza, visto che si guarda già al futuro: «Se andasse via, tanto dispiacere, ma poi si guarderebbe a una risorsa importante da reinvestire. L’assenza di Jovetic si può colmare, a un’uscita importante corrisponderà un’entrata importante». Così, dopo i 40 colpi viola festeggiati con il gol di Pescara, siamo al the end, in una storia fatta di sorrisi (il gol allo Sporting Lisbona che regalò i gironi di Champions, la doppietta al Liverpool, i numeri seminati in campionato) e lacrime, con il ginocchio di Jo-Jo andato in frantumi nell’estate del 2010.

    Accordo - Tornando all’incrocio milanese di ieri, Ramadani e Paratici hanno poco altro da dirsi. L’eventuale accordo contrattuale fra le parti è scontato, col via libero definitivo sarebbe un attimo firmare e depositare. Già lo scorso agosto si andò a un passo dall’aprire un tavolo ufficiale fra viola e bianconeri. Ma i tempi allora non erano maturi, e i Della Valle in particolare mostrarono forza e solidità societaria nel dire no a una cessione impossibile da rimediare a pochi giorni dalla fine del mercato estivo, e con Jovetic appena eletto centro di gravità del nuovo corso viola. Gli stessi Della Valle, che a gennaio hanno irrobustito l’attacco con Pepito Rossi, sono però uomini di parola e l’anno scorso garantirono al ragazzo che dopo un’altra stagione avrebbe avuto la possibilità di decidere da solo del suo futuro. Naturalmente dietro pagamento adeguato all’età e al talento dell’attaccante.

    Contropartite - La Fiorentina valuta Jovetic 30 milioni di euro. In contanti l’affare non si fa, mala Juventus ha giocatori importanti da mettere sul tavolo della trattativa. E seppur informalmente i dirigenti viola hanno già ricevuto la lista bianconera: si tratta di Giovinco, Quagliarella, Matri e Isla. Uno dei pacchetti proposti dall’a.d. Marotta e il d.s. Paratici è di 8-10 milioni+Quagliarella (graditissimo al tecnico Montella) +Isla. Marrone? È sicuramente uno dei gioielli juventini più apprezzati, maal momento viene considerato incedibile, anche perché cresciuto nel vivaio e quindi preziosissimo al momento di stilare la lista Champions. In ogni modo, non verrebbero mai prese in considerazioni le ipotesi del prestito e della comproprietà: o resta o va via a titolo definitivo. E la valutazione dell’azzurro Under 21 è di non meno di dieci milioni di euro. Affare avviato, ma certo non fatto: il prossimopasso, quello decisivo, sarà il contatto tra i dirigenti dei due club, cosa ancora mai avvenuta; se la Fiorentina dimostrerà di apprezzare i pezzi in vendita esibiti sul catalogo juventino, ecco che allora la trattativa potrebbe finalmente decollare.

    (Gozzini e Graziano - Gazzetta dello Sport)


    L'Arsenal prova a inserirsi nell'affare.
    Della Valle apre per Jovetic: Wenger tenta il disturbo.
    Nonostante la smentita del ds viola Daniele Pradé: «Secondo me a Wenger non interessa Jovetic, non abbiamo avuto alcun contatto con loro. La pista Arsenal non esiste». Evidentemente Fali Ramadani, agente del montenegrino, a Londra, zona Emirates, ci era andato in vacanza. Come dev’essere parto della fantasia del manager francese la proposta a Jovetic di oltre 4 milioni di sterline a stagione, e di un indennizzo di 24,5 milioni per il club viola.

    Del resto Pradè, parlando con RaiSport, non sembrava troppo aggiornato neppure sulla commerciabilità di Jovetic: «La sua situazione verrà risolta direttamente dal presidente e noi saremo lì a vedere cosa accadrà. La Juventus? Non sono stato autorizzato a parlarne con loro: se la mia proprietà non mi autorizza, proseguo su questa strada». L’ha fatto ieri pomeriggio, Andrea Dell Valle. «Vendere Jovetic alla Juve? Come al Manchester City o al Liverpool». Cioè, i bianconeri sono di nuovo un acquirente come gli altri: sarà solo una questione di prezzo. Solo che, al momento, Marotta può offrire solo soldi e giocatori. L’Arsenal, cash. C’è una consolazione: Jovetic vorrebbe andare alla Juve, e il suo procuratore l’ha confermato ieri, ai bianconeri.
    (Massimiliano Nerozzi - La Stampa)


    Della Valle: "Difficile che rimanga. 30 milioni? Può essere il suo valore. Spero ancora che resti, ma vedo poche possibilità". Nuova offerta dei londinesi. Sul viola anche il City e il Borussia.
    Jo-Jo: Juve, Arsenal o...
    Cade il veto formale anti-Juve, quanto alla cessione di Jovetic , ma non è ancora scalfita la preferenza che i vertici della Fiorentina danno al mercato estero, per ragioni economiche e ambientali . JoJo è in bilico tra diverse società, questo è il succo delle lunghe argomentazioni proposte da Andrea  Della Valle , appena rientrato dalla Cina. Il primo avversario palese, per Marotta , è Wenger : tanto più a fronte delle nuove offerte targate Londra. Una proposta riveduta e corretta che arriva a 28, 29 milioni, secondo più di un tabloid britannico. Tra voci che sempre ieri davano l’agente del montenegrino, Ramadani , sì in contatto quotidiano con l’ad bianconero, ma anche in azione nella capitale inglese per incontrare i vertici dei Gunners . Mentre altre indiscrezioni lo associavano al Borussia, nei contatti più recenti: l’addio di Gotze  ha aperto una falla a Dortmund. Di sicuro si arroventa la sfida tra Juventus e Arsenal (che è interessato anche a un altro obiettivo bianconero, Higuain ). Ma non basta, perché non casualmente il presidente onorario della Fiorentina ha evocato anche i due club di Manchester, nonché il Liverpool. Ammettendo, nei fatti, che la valutazione, quanto ai propositi della società toscana, oscilla intorno ai 30 milioni. Troppi per i bianconeri, che però hanno due carte da giocare ora che l’ affaire comincia a entrare nel vivo: la speranza/convinzione che Jovetic preferisca restare in Italia e che sia anche pronto a battagliare per trasferirsi a Torino; e la possibilità che l’inserimento di una o due contropartite gradite, oltre a un pacchetto  cash, venga letto a Firenze con interesse particolare (in ordine sparso, la Juventus mette sul piatto Marrone, Quagliarella, Matri, Giovinco, Isla).

    «DECIDERA’ LUI» - «Nell’estate scorsa feci una promessa a JoJo - ha ricordato Della Valle -: gli dissi che 12 mesi dopo avrebbe potuto guardarsi attorno, se l’avesse voluto». Il che è quanto è esattamente successo: e in crescendo, in queste ultime settimane. «Avevo già la sensazione che il suo futuro potesse essere avvolto dall’incertezza, ma gli chiesi di aiutarmi a far tornare la Fiorentina in Europa. E lui è stato importante in questo percorso. Ora non sono tantissime le possibilità che Jovetic resti, però ci spero ancora. Vediamo. Non ci siamo ancora incontrati, il futuro è nelle sue mani. Si è sempre comportato in modo corretto, il futuro dipende da lui, potrà decidere insieme a noi. Mi auguro che possa decidere di restare, ma se dovesse scegliere di andare altrove, sarebbe da capire, anche se saremmo dispiaciuti. Ma penso che dovremmo pure guardare il bicchiere mezzo pieno ed essere contenti dei soldi che potrebbe portare la sua cessione, per completare la squadra. L’eventuale assenza di Jovetic potrebbe essere colmata prendendo giocatori altrettanto forti. Anche perché io intendo alzare ancora l’asticella. Abbiamo sognato la Champions fino all’85’ di domenica scorsa. Il prossimo anno ci riproveremo, convinti di poter lottare per i primi posti». E qui si arriva a un altro punto nodale: l’intenzione della Fiorentina di alimentare un’asta internazionale.

    «INVECE LJAJIC...» - Sempre Della Valle: «Le cifre? Sono quelle che si leggono. Trenta milioni? Non voglio entrare nel dettaglio, significherebbe pensare a Jovetic già lontano da Firenze. Ma indubbiamente 30 milioni certificano la qualità del giocatore. Se può essere ceduto anche alla Juventus, nonostante gli scontri del passato? Alla Juve, come al Manchester United, al Liverpool, al City, all’Arsenal e chi più ne ha più ne metta. Ma non voglio parlare dei singoli club». Quindi il dirottamento dialettico  su Ljajic , in scadenza già nel 2014, anch’egli seguito da Ramadani. «La sua permanenza? Sono ottimista, non credo che pensi di cambiare squadra. Fra l’altro deve essere anche un po’ riconoscente, penso che resterà ancora con noi per alcuni anni». Pure Ljajic è seguito dalla Juve, un interesse che potrebbe essere soprattutto strategico, nell’intreccio dei colloqui con Ramadani. E tra Ramadani e i vertici viola.


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